Un anno fa, all'arrivo di Alessio Romagnoli al Milan, 25 milioni di euro e gli "analisti" di mercato che accusavano il Club rossonero di aver strapagato una riserva della Roma, l'intervista di rito sulla Gazzetta dello Sport. Tutto bene le domande, tutto bene le risposte. Ma il titolo aveva fatto imbufalire il difensore rossonero, una sorta di "Sono come Nesta e Zidane". Lo scarto obiettivamente esistente fra le sue parole e il titolo, avevano "costretto" la Gazzetta a fare retromarcia proprio sul titolo. Ma fra Romagnoli e il santuario rosa era rimasto del freddo.

I tifosi rossoneri se ne erano accorti e anche di fronte ad ottime prestazioni di Alessio Romagnoli nel Milan allenato da Mihajlovic, il giorno dopo la pagella era 6. Quasi sempre. Al massimo 6.5.

Romagnoli in crescita: "scoppiata la pace" con la Gazzetta

Le cose stanno evidentemente cambiando. In Estate il Chelsea ha fatto una offerta importante per Romagnoli, spiazzando tutti gli analisti che ancora storcevano il naso di fronte alle prove di Romagnoli. Poi la grande prestazione in azzurro contro la Spagna e la continua crescita nelle sue partite disputate nel Milan. Ecco allora che oggi, proprio oggi, udite udite, la Gazzetta dello Sport dedica la parte alta della proprio prima pagine alle frasi di Alessio Romagnoli: “Si sta creando un blocco rossonero in Nazionale perché stiamo facendo bene con il nostro Club.

Anche Lapadula, che è l’ultimo arrivato, è fortissimo. Tutto questo dipende dal lavoro fatto dalla società. Speriamo di portare più giocatori possibili in Nazionale. Se il Milan andasse in campo con 11 italiani, sarebbe il segno che il progetto voluto da Berlusconi e Galliani sta funzionando. E poi forse noi giovani italiani non siamo così scarsi”.

Romagnoli e Donnarumma...

Romagnoli ha poi affrontato il tema di sé stesso: “Le critiche non mi hanno mai preoccupato. Voi giornalisti mi mettete addosso tante responsabilità che però non mi hanno mai pesato. L’esordio con la Spagna...Per carattere sono molto freddo. Prima della partita il Ct Ventura mi aveva fatto capire qualcosa.

il mio passato da centrocampista mi ha aiutato, ma devo migliorareancora.In fondo io mi sento ancora un Under 21, ci siamo qualificati per l’Europeo in Polonia e spero di andarci. Certo, la Nazionale maggiore è il sogno di ogni bambino e quando torneranno i big della difesa, spero di mettere in difficoltà Ventura nelle scelte. Io e Donnarumma? Speriamo di essere il futuro della Nazionale. Dipende solo da noi. Non dobbiamo accontentarci”.