Massimo Cellino sa sempre come far parlare di sé. E purtroppo, ancora una volta, per lui sono in arrivo diverse grane. L'ex presidente del Cagliari Calcio, che nel 2013 venne arrestato per tentato peculato e falso ideologico nell'ambito delle indagini sulla costruzione dello stadio Is Arenas, si ritrova a doversi presentare dinnanzi ad un tribunale - stavolta inglese - dopo essere stato condannato alla sospensione da "ogni attività riguardante il Leeds" per 18 mesi. Inoltre dovrà versare una multa di 250.000 sterline.

Il presidente del Leeds è cascato nel "tranello" di alcuni giornalisti che, fingendosi investitori fraudolenti, gli hanno fatto delle domande sulle cessioni.

I reporter, in questo modo, hanno contribuito ad arricchire l'indagine "Telegraph", avviata dalla polizia inglese in merito allo scandalo sulla corruzione nella Lega Calcio britannica. Cellino, durante il colloquio con i finti investitori, ha dichiarato che è possibile aggirare le regole del TPO (Third-Party ownership), versandogli 12 milioni per acquisire il 20% della società, per poi ottenere il 20% di guadagno su ogni futura vendita di un giocatore. Nel corso dell'inchiesta, lo scorso maggio l'ex patron del Cagliari è stato anche deferito per la cessione di McCormack nel 2014.

Cos'è il TPO?

Il TPO è un fondo monetario che finanzia l'acquisto di ogni calciatore sul mercato, per conto di una squadra calcistica, sia in merito al cartellino che per i diritti d'immagine.

Il fondo monetario, conosciuto anche come Doyen sports investments, presta denaro ai club interessati all'acquisto di un calciatore, sulla base della restituzione della somma in 3 anni (ecco perché spesso le società britanniche possono sborsare cifre considerevoli durante il calciomercato).

Cellino è accusato di aver aggirato le regole del TPO, avendo dichiarato di vendere McCormack a 11 milioni, invece della cifra esatta.

Stando a quanto emerso dalle indagini, il presidente del Leeds avrebbe detto ai "finti investitori" che entro i 12 milioni, il TPO ti ripaga il 20% di ogni vendita futura del giocatore e, in questo modo, avrebbe subito appianato il debito da pagare in 3 anni, in quanto già si sarebbe accordato per altre cessioni che gli avrebbero riportato l'utile indietro.

Condizionale è d'obbligo

Per il caso del patron del Leeds il condizionale è d'obbligo, in quanto la sospensione e la multa sono semplicemente relative ad una sorta di fermo cauzionale, come indagato nell'inchiesta. Di conseguenza non si può ancora accusare l'imprenditore cagliaritano, fino a quando non avrà avuto regolare processo. Il presidente si è difeso dalle accuse, dichiarando sulle pagine ufficiali del club che ha agito in buonafede e solo per gli interessi della squadra, aggiungendo che provvederà a difendersi in ogni modo, e che farà ricorso per vie legali. Intanto nella serie B inglese, dove milita il Leeds, e anche in Premiership, sono diversi gli indagati in merito all'inchiesta "Telegraph".

Il contributo dei giornalisti

I giornalisti stanno avendo un ruolo chiave nella vicenda. Collaborando con la polizia investigativa, si sono infiltrati in diversi ambiti ed hanno smascherato già diversi casi. Massimo Cellino sarebbe uno di questi, ma per ora resta un indagato. Ad ogni modo è bene sottolineare come in Inghilterra ci sia molto più controllo sui falsi in bilancio, rispetto ad altri campionati. Limitando gli Hooligans e controllando la regolarità delle loro leghe stanno contribuendo a riportare il calcio inglese all'apice e, grazie a questa severità, anche squadre come il Leicester possono competere in modo sano e vincere anche contro le multinazionali del calcio.