Si pensava che il Calciomercato azzurro, dopo l'arrivo di Pavoletti, fosse ufficialmente chiuso. Nel calciomercato le sorprese non finiscono mai e la dirigenza azzurra lavora per snellire una rosa che appare fin troppo completa. Tuttavia, a pochi giorni dalla chiusura del mercato di riparazione, non è sempre facile chiudere le trattative, soprattutto cercando di ottenere un buon guadagno economico dalla vendita del calciatore. La realtà delle cose vuole che avere due o tre giocatori tristi in rosa, in una squadra altamente competitiva e con due giocatori per ruolo, non fa bene, soprattutto perché gli uomini di Sarri saranno impegnati in un tour de force non facile: incontreranno la Juventus per ben tre volte, la Roma e la doppia sfida di Champion's League contro il Real Madrid.
Spazio per gli scontenti non ci sarà e dunque, Giuntoli ed il suo staff, dovranno valutare attentamente il da farsi. Ricevere minor guadagno economico o trattenere uno o più giocatori scontenti?
Gli uomini in più
Lo scarso minutaggio concesso ha certamente deprezzato il loro valore sul mercato. Stiamo parlando di Omar El Kaddouri, Manolo Gabbiadini e di Emanuele Giaccherini. Salvo il primo, che non ha mai visto il campo, se non negli ultimi sprazzi di partita, Gabbiadini spesso è partito titolare, segnando anche diversi goal (ben tre goal nelle recenti partite, che hanno portato punti importanti per la rincorsa al secondo posto), ma l'arrivo di Pavoletti ed il grande rendimento di Mertens ne hanno limitato l'utilizzo.
Per Giaccherini, la situazione è diversa: è stato comprato per rinvigorire la panchina, il vero problema della stagione passata, ma ora chiede più spazio e giocare soltanto in Coppa Italia non basta. Molte sono le squadre interessate a Giaccherini, in primis la Roma, mentre per El Kaddouri si sta muovendo l'Empoli. Infine, per Manolo, non sarà facile liberarsi, soprattutto per il prezzo alto stabilito (De Laurentiis chiede 25 mln) e per le poche offerenti, spesso provenienti dall'estero e con offerte basse, vista l'intenzione della società di non rinforzare dirette avversarie nel campionato italiano.