La Uefa ha stilato la classifica delle squadre che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia del calcio. Tra le 9 formazioni individuate, figura inevitabilmente la Grande Inter allenata da Helenio Herrera, che tra il 1962 ed il 1967 riuscì a conquistare 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali: sette trionfi indimenticabili per i tifosi nerazzurri che allora sognavano ad occhi aperti e vedevano vincere a ripetizione lo squadrone nerazzurro. E non c'era tifoso interista che non conoscesse a memoria la formazione che nel 1965 divenne campione d'Italia, d'Europa e del Mondo: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso.

Da sottolineare il fatto che nell'anno precedente ci fossero Tagnin al posto di Bedin e Milani al posto di Peirò.

Nel quinquennio d'oro della Grande Inter i successi sarebbero potuti essere di più: due i campionati persi all'ultimo respiro (1963/64, spareggio con il Bologna, e 1966/67), una finale di Coppa Italia persa nel 1965 e una finale di Coppa dei Campioni ceduta al Celtic Glasgow nel 1967.

Mai più nessuno sarebbe riuscito a conquistare i tre maggiori trofei di club in un anno solare fino al 2010, l'anno della "Seconda Grande Inter" allenata da Josè Mourinho: prima giunse lo storico Triplete, poi la conquista della Supercoppa Italiana e del Mondiale per Club per un totale di 5 titoli in appena 12 mesi (impresa riuscita solo ai nerazzurri in Italia).

Le altre formazioni nella lista UEFA

Oltre all'Inter di Herrera, l'unica altra formazione italiana presente nella lista stilata dall'Uefa è il Milan allenato da Arrigo Sacchi, che tra il 1988 ed il 1990 riuscì a conquistare 2 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe Europee e 2 Coppe Intercontinentali, scrivendo una pagina indelebile della storia del football.

Discorso analogo per le altre squadre inserite nella lista: Ungheria 1950-1956, Real Madrid 1956-1960, Benfica 1960-1962, Ajax 1971-1973, Bayern Monaco 1973-1976, Real Madrid 1998-2002 e Barcellona 2008-2012.