Può capitare, nel calcio. Segnare il territorio, marcare la differenza. Josè Mourinho la scorsa estate, ha fatto proprio così. Per far capire a tutti che era arrivato lui e che le cose erano cambiate, ha riportato Paul Pogba a Old Trafford. Partito nell'era Ferguson, il francese è tornato dopo essersi consacrato. Lo United lo ha dovuto strapagare e forse, con questa scelta, lo Special One ne ha approfittato anche per sottolinare l'errore del suo illustrissimo predecessore. Le voci e le indicrezioni mediatiche di mercato in circolazione in queste settimane, invece, "danno" Pierre Aubameyang al Milan.

Se davvero accadesse, il giocatore non ha mai fatto aperture esplicite ai colori rossoneri ma è ormai maturo per lasciare Dortmund, l'operazione potrebbe avere lo stesso senso, dopo il passaggio di proprietà del Milan dalla Fininvest di Silvio Berlusconi alla Sino Europe Sports dei Cinesi.

L'exploit rossonero di Pierre Aubameyang

L'allenatore di Pierre nel Milan è stato Filippo Galli. Che lo ricorda così: "Ragazzo educato, di buone maniere, ma soprattutto forte". Con Pierre al centro dell'attacco, Filippo Galli guidò il Milan nell'edizione 2007 della Champions Youth Cup in Malesia, disputata dall'8 al 19 Agosto. Il Milan pareggiò, nel girone, 1-1 con il Flamengo, poi due vittorie per 1-0, contro Ajax e Arsenal.

Nei Quarti di finale, Bayern Monaco-Milan 0-2. Poi, le due sconfitte conclusive: Milan-Juventus 1-2 in Semifinale e Flamengo-Milan 3-1 nella Finale 3' posto. Il Trofeo, antesignano della UEFA Youth Cup di oggi, lo vinse il Manchester United. Bene, Pierre Aubameyang mise a segno tutti e 7 i gol del Milan, vincendo il Trofeo "Roberto Bettega" come capo-cannoniere della manifestazione.

Catilina, Willy e Pierre Aubameyang e il Milan

Il primo "Aubame", come venivano chiamati a Milanello, in maglia rossonera è stato Catilina. Giocò dall'inizio, come terzino sinistro, le due partite del Milan negli Ottavi di finale di Coppa Italia contro l'Ancona: 1-1 nelle Marche e 5-1 per i rossoneri a San Siro. Ha fatto parte della rosa 2002-03, ma dopo un diverbio con Gattuso lasciò il Club per andare a giocare nella Triestina.

Poi, Willy. Prima di lasciare il posto ad Alberto Paloschi (poi fatto esordire in Prima da squadra da Carlo Ancelotti) come attaccante titolare della Primavera rossonera, il giovane W. Aubameyang mise a segno il gol del 3-2 a favore del Milan, rete decisiva, nel Trofeo Luigi Berlusconi disputato a San Siro fra Milan e Juventus il 6 Gennaio 2007, con i rossoneri che interruppero il ritiro invernale maltese per andare a disputare quella gara. Infine, Pierre. Un anno dopo l'exploit malese, il Milan lo cede al Digione. Eppure Adriano Galliani aveva detto: "Con tutto il rispetto, dei 3 Aubameyang quello vero è Pierre". Ma quelli erano anni, il 2007 e il 2008, in cui, per andare ad acquistare i vari Pato e Ronaldinho, il Milan aveva scelto di fare piccole operazioni minori (Aubameyang, Matri, Darmian e altri) che, a colpi di 2-3 milioni l'una, potevano consentire al Club di mettere insieme le somme necessarie.