Negli ultimi minuti è arrivato il comunicato ufficiale del giudice sportivo, inerente ai fatti avvenuti nel derby d'Italia tra Juventus ed Inter. I due giocatori nerazzurri Perisic ed Icardi sono stati squalificati per le prossime due giornate di campionato.

Perisic e Icardi squalificati per 2 giornate

Per quanto riguarda Ivan Perisic, le gravi ingiurie rivolte al direttore di gara Nicola Rizzoli, non solo sono state il motivo del suo allontanamento dal campo con il relativo cartellino rosso, ma gli sono valse anche una squalifica ulteriore per le prossime 2 partite.

Per quanto riguarda il capitano dell'Inter Mauro Icardi, invece, la situazione è un po' più complessa. Nel comunicato ufficiale del giudice sportivo si legge che l'attaccante nerazzurro argentino è stato squalificato per 2 giornate di campionato per aver rivolto espressioni ingiuriose accompagnate da gesti ad un arbitro addizionale (trattasi di Daniele Orsato), e per aver calciato il pallone in direzione dell'arbitro di gara, (Rizzoli), seppur lo stesso non sia stato colpito dalla palla.

Stranezze nella squalifica di Mauro Icardi

Le polemiche relative al giorno dopo al derby d'Italia continuano. Mauro Icardi, alla fine della partita, ha effettivamente calciato il pallone in aria che è andato a finire vicino all'arbitro Rizzoli.

La stranezza sta nel fatto che, dopo aver chiesto chi fosse il responsabile del lancio della palla, il direttore di gara sembrava aver deciso di sorvolare, dirigendosi verso gli spogliatoi. Bisogna ricordare che l'arbitro, fino a che i giocatori si trovano sul terreno di gioco, ha il pieno potere di tirar fuori i cartellini se lo ritiene necessario.

Se, però, questo non accade, in teoria, non dovrebbe essere poi riportato nulla a riguardo nel referto da consegnare al giudice sportivo, cosa che invece è accaduta in questa occasione. Vedremo, nei prossimi giorni, quali saranno i possibili ulteriori sviluppi. Quello che è certo è che come comunicato sul proprio sito ufficiale, l'Inter ha già deciso di presentare reclamo agli organi competenti.