Sono KPMG e Lazard gli advisor che potrebbero essere coinvolti nell'operazione per la cessione del Genoa. Enrico Preziosi sta cercando un nuovo proprietario per il club più antico di Italia e nelle ultime settimane avrebbe incontrato diversi consulenti e alcuni advisor per un sostegno concreto. In tempi brevi verrà presa una decisione ed entro e non oltre la fine del campionato ci sarà il nome dell'incaricato.

Tutto quello che c'è da sapere su KPMG e Lazard

KPMG è una società di revisione contabile che opera in oltre centocinquanta paesi e conta quasi 150 mila professionisti.

Il presidente Preziosi starebbe valutando di avvalersi del loro supporto per la cessione del Genoa. La origini del gruppo risalgono alla fine del 1800, KPMG è diventata una global firm in seguito ad una fusione importante che ha rafforzato le fondamenta della società. Nel mirino di Preziosi c'è anche la banca Lazard, una delle realtà più rinomate per quanto concerne il supporto aziendale in fase di cessione e acquisto. Definita come una lussuosa 'boutique finanziaria', banca Lazard è molto apprezzata per le sue strategie di riservatezza che spesso l'hanno condotta a clienti di primissimo livello.

Chi compra il Genoa?

Tanto fumo, pochissima concretezza. La cessione del Genoa sembra rivelarsi più complicata del previsto.

Alle porte di Villa Rostan non avrebbe bussato nessun imprenditore serio, solo pericolosi avventurieri a detta dello stesso presidente. Ecco perchè il patron rossoblu ha intenzione di muovere passi concreti, con il chiaro obiettivo di cedere il club entro il via del prossimo campionato. Enrico Preziosi è condannato a fare plusvalenze per tenere a galla il suo Genoa, ma ciò che preoccupa sono i debiti verso Carige e i circa quaranta milioni di euro da pagare in tre anni al Fisco.

Chi subentrerà dovrà fare i conti con questa situazione, ammesso che qualche imprenditore decida di farsi avanti sul serio. Per i tifosi rossoblu il sogno resta uno sceicco o un uomo d'affari multimiliardario, ma le indiscrezioni raccolte dal collega Carlo Festa per Il Sole 24 ore suggeriscono l'ipotesi di una cordata genovese.

Se ne parlò già in passato, nell'ormai lontano 2002, quando Malacalza tentò di acquistare il Genoa di Dalla Costa assieme a Spinelli e Repetto. Il nome del noto imprenditore genovese viene fuori ciclicamente, il diretto interessato ormai non ritiene nemmeno di dover smentire queste voci.

Il piano B di Preziosi

Se le cose non dovessero andare secondo i piani, il presidente Preziosi potrebbe decidere di fare un passo indietro e affidare il suo Genoa ad un manager, in attesa che qualche acquirente serio possa farsi avanti. Nella giornata di ieri, i colleghi di Repubblica hanno ipotizzato la soluzione Pier Paolo Marino: l'ex dirigente del Napoli è uno degli operatori di mercato più stimati in Italia e nel corso degli anni ha maturato grandi capacità manageriali.

Preziosi potrebbe quindi ritentare un'operazione in stile Lo Monaco, come avvenne alcuni anni fa, per un brevissimo periodo, in seguito alla contestazione di Genoa-Siena. Su Marino ci sono anche i rilfettori della Lazio, ma in ogni caso non è l'unico profilo con queste caratteristiche. La scelta, molto probabilmente, andrà in questa direzione. L'eventuale manager avrà un durissimo compito da svolgere, dato che il valore del parco giocatori del Genoa è incredibilmente diminuito alla luce degli ultimi risultati in campionato. Le plusvalenze potrebbero non bastare più, ma soprattutto senza Gasperini alla guida è un dato di fatto che il grifone fatichi parecchio a valorizzare i suoi gioielli. E un futuro senza gioielli da piazzare in vetrina potrebbe diventare molto grigio.