Gianpiero Gasperini torna al Luigi Ferraris per affrontare il suo vecchio amore, il Genoa. Sotto la lanterna il tecnico di Grugliasco ha collezionato 274 partite, raggiungendo una promozione in Serie A ed una doppia qualificazione in Europa League. Domenica prossima il grifone ospita la sua lanciatissima Atalanta, vera rivelazione del campionato.

Le parole di Gasperini al Secolo XIX

In una intervista rilasciata al Secolo XIX, Gianpiero gasperini ha parlato della sua esperienza in rossoblu, non risparmiando critiche all'attuale proprietà: "Preziosi veniva da me e mi spiegava l'esigenza di vendere i giocatori per poter pagare gli ingaggi.

Comprendevo tutto, anche se a malincuore. Qui a Bergamo con l'Atalanta, invece, abbiamo ceduto Gagliardini per il dislivello di forza con le altre società".

L'addio al Genoa è stato abbastanza travagliato, l'arrivo di Ivan Juric sulla panchina rossoblu è stato un colpo al cuore per il mister di Grugliasco, che si è sentito tradito. Adesso, però, è acqua passata: "Lui sa che ci sarò sempre. Nella mia esperienza al Genoa ho visto che la prima volta c'è stata una crescita continua. Poi si è venuto a creare un clima di scontro tra il pubblico e la proprietà. Mi sono chiesto come mai nonostante le tante plusvalenze non abbiamo dato continuità a ciò che abbiamo fatto".

Sulla partita di domenica: "Il Genoa non sarà mai un mio nemico, solo un avversario.

Oggi lavoro per l'Atalanta e spero che la mia squadra possa vincere". Secondo Gasperini il Genoa non corre pericoli di retrocessione, ma il clima di contestazione è una sconfitta per tutti: "Fa sempre male vedere una tifoseria così importante contestare. Da fuori posso dire che il Genoa non rischia e che saprà ripartire. Si tratta di una questione interna".

L'allenatore dell'Atalanta dovrà stare attento a non sbagliare panchina domenica, l'emozione potrebbe fare brutti scherzi all'ingresso in campo: "Il rischio c'è, dirò a qualche mio collaboratore di starmi dietro. Non è una partita come le altre, proverò grande emozione".