Nell'era moderna del pallone, la base solida di una società arriva dalle infrastrutture e come punto cardine c'è lo Stadio di proprietà. Generatore di ricavi e aggregazione, La Juventus insegna, lo stadio di proprietà è il pilastro portante per costruire il futuro di una società, a livello di risultati sportivi e finanziari.
Suning ha dichiarato come priorità principale la costruzione dello stadio nei prossimi cinque anni; adesso al vaglio le eventuali zone che potrebbero ospitare una struttura di almeno cinquantacinquemila spettatori, zona commerciale, futura sede della società, hotel, cinema e tutto ciò che potrebbe portare introiti nelle casse neroazzurre.
Milano o hinterland, dove farlo?
Appresa la volontà della proprietà del club di Corso Vittorio Emanuele, in tanti hanno contattato Suning per proporre i propri terreni da riqualificare delle vicinanze di Milano; l'ex Falck a Sesto San Giovanni, Assago ed è viva anche l'ipotesi di una parte del "vecchio" Expo.
La zona che sarà scelta dovrà avere delle caratteristiche molto precise e ben delineate, come la vicinanza alle infrastrutture (autostrade, ferrovie e mezzi pubblici), assenza di impedimenti strutturali già esistenti e nel possibile a Milano o nelle immediate vicinanze.
Il nodo San Siro
I neroazzurri dovranno discutere con il comune di Milano del futuro del Meazza, che è stato ristrutturato (in parte), per la finale di Champions League 2016 ed è anche raggiunto dalla metropolitana e dalle linee dei trasporti su terra.
L'Inter e il Milan hanno firmato una convenzione con il comune che è il proprietario dello stadio, fino al 2030 per la gestione dello stesso, versando un corrispettivo di 11.2 milioni di euro all'anno.
Ma se l'Inter si vuole dotare di uno stadio a sole tinte neroazzure, il Meazza che fine farà? La domanda è lecita e sorge spontanea quando si parla dello stadio più glorioso del panorama calcistico italiano; essendo uno dei pochi impianti del bel paese ad essere a norma con le regole dell'UEFA.
Il Milan prende il Meazza
Se Suning è decisa a costruire la propria casa, il Milan, una volta risolti i problemi societari, avrebbe il via libera nella gestione autonoma ed esclusiva di San Siro.
Alcuni lavori di ammodernamento dell'impianto sono già stati effettuati, ma il grande è ancora da fare, la riduzione dei posti a sedere e l'eliminazione definitiva del terzo anello, mai ben visto e ben voluto.
Per il momento siamo solo agli inizi, ma sicuramente ci saranno novità sostanziali nei mesi a venire.