È un pre-partita caldo quello che ci conduce verso una gara sulla carta banale, ma nella realtà cruciale. Un girone fa suonava una musica diversa, suonata da una squadra che abitava nelle zone alte della classifica, pur non essendo quasi mai giudicata come outsider. Per l'Empoli, invece, si parlava di salvezza tranquilla, ma dopo sei mesi le cose si sono complicate, con i toscani che ora hanno solo 5 punti di vantaggio sul Crotone.

Statistiche: L'Empoli per due stagioni ha rappresentato uno scoglio quasi insormontabile per il Milan e, in questo senso, sono diventate famose le parole di Inzaghi dopo un Milan-Empoli finito 1-1: "Non si può pensare di dominare l'Empoli a San Siro".

Le cose sono cambiate, complice soprattutto il calo della formazione toscana rispetto a due stagioni fa. Nonostante le recenti difficoltà dei rossoneri contro la compagine empolese, i toscani hanno vinto solo due dei 23 precedenti incontri contro i meneghini, ma entrambi i successi sono arrivati in trasferta (2003 e 2007).

I numeri spaventano comunque il Milan, poiché se è vero che i rossoneri vanno in gol da 10 partite di fila, è pur vero che non arrivano a quota 11 dal lontano 2013.

Circa 6 mesi fa, l'eroe della partita fu Gianluca Lapadula, che quest'oggi non dovrebbe essere in campo dal primo minuto: nel match d'andata, il centravanti italiano riuscì a segnare quella che, al momento, è la sua unica doppietta in Serie A.

Va comunque sottolineato che la vittoria milanista fu facilitata dalle parecchie occasioni sprecate dai "blues". Fu proprio un ex Milan, Massimo Maccarone, a sciupare una colossale palla-gol, nonostante la compagine meneghina sia la sua vittima preferita in Serie A.

Milan: Dopo una conferenza stampa ricchissima di spunti da parte di Mister Montella, il Milan è entrato nel vivo del pre-partita.

Le indiscrezioni sulle probabili formazioni impazzano, ed è difficile capire quali possano essere le notizie realmente attendibili. Di sicuro c'è il modulo, ovvero il 4-3-3 di Montella che, dopo l'addio dell'ormai ex presidente Berlusconi, non ha più ragione d'essere messo in discussione.

L'undici di partenza cambia pochissimo rispetto a quello che ha affrontato l'Inter, con il solo ritorno di Pasalic nel ruolo di mezzala dopo aver scontato la squalifica.

Si avvia verso la conferma, dopo l'ottima prestazione nel derby, Mati Fernandez, che sta superando sempre di più l'indisponibile Bertolacci nelle gerarchie del tecnico. Panchina in vista per Kucka e Locatelli, mentre in cabina di regia va il "risorto" - molto prima del giorno di Pasqua - Sosa.

In difesa e in attacco non si registrano cambiamenti, se non per l'eterno ballottaggio tra Bacca e Lapadula. Il colombiano è comunque favorito e difeso da Montella, bravo nel respingere al mittente le solite domande sul calciomercato, regalando serenità all'ex Siviglia. Non ci sarà riposo per l'uomo derby Zapata, che continua a confinare Paletta in panchina.

Montella - come tutto il Milan del resto - si augura di poter chiudere in fretta una partita importantissima, evitando un altro finale palpitante, caratteristica dei rossoneri in questa stagione.

Il Milan, quindi, dovrebbe presentarsi a San Siro così (indisponibili: Abate, Bonaventura, Bertolacci):

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Fernandez, Sosa, Pasalic; Suso, Bacca, Deulofeu. Allenatore: Montella.

Empoli: La squadra toscana è reduce da un'importante vittoria a Firenze. Prima di questa, l'ultima affermazione in casa viola era arrivata nella stagione '97-'98 con gol decisivo di Martusciello: c'è da credergli quando dice che vincere a Firenze anche da allenatore è stata un'emozione.

Nonostante i dubbi sull'arbitraggio, il match di Firenze potrebbe aver rappresentato il crocevia della stagione per i ragazzi empolesi; una vittoria storica. Se il morale spesso fa la differenza, allora l'Empoli avrà una marcia in più per provare ad espugnare San Siro e riaprire, dopo aver distrutto i sogni europei della "Viola", la corsa all'Europa a vantaggio dell'Inter.

I toscani si presentano con un atteggiamento offensivo, senza rinunciare alla densità a centrocampo. Il modulo prescelto sarà il 4-3-1-2, con El Kaddouri che si abbasserà spesso e volentieri sulla mediana per difendere, evolvendo il modulo di partenza in un 4-4-2.

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Barba, Pasqual; Buchel, Dioussè, Croce; El Kaddouri; Thiam, Mchedlidze.