Sabato 3 giugno non è poi così lontano. È una data da circoletto rosso non solo per i tifosi della Juventus e per quelli del Real Madrid, ma per tutti gli amanti del calcio. La finale di Champions League è infatti un appuntamento imperdibile, il traguardo più ambito per una squadra di club. L'Italia (la Juve) e la Spagna (il Real) saranno ancora una volta a confronto, ancora una volta l'una contro l'altra. Intanto, fervono i preparativi ed è caccia ai biglietti. La prima cittadina di Torino, Chiara Appendino, ha annunciato sui social, per l'esattezza sul suo profilo Instagram, la presenza a Cardiff pubblicando la rotta aerea che porta alla capitale gallese, accompagnata da una frase inequivocabile: "Strada verso Cardiff".
Già Piero Piero Fassino nel 2015 aveva seguito la squadra a Berlino per la finale poi persa col Barcellona.
I tifosi chiedono di allestire un maxi schermo
Tutti vorrebbero esserci e la corsa ai biglietti è già partita. Com'è facile immaginare il prezzo per assistere alla finalissima lievita di ora in ora. Sui siti specializzati si va dagli 854 fino ai 5 mila euro, ma su Ebay si arriva anche a 8 mila. Sono 18 mila i tagliandi a disposizione dei bianconeri, gli stessi dei tifosi blancos. Dalla rete, il popolo bianconero lancia un appello alla sindaca, quello di montare un maxi schermo in piazza. Richiesta subito accolta. Il luogo prescelto molto probabilmente non sarà Piazza San Carlo, dove per tradizione i tifosi si radunano per festeggiare, bensì Piazza Castello.
Per la Juve è il secondo appuntamento con la finale di Champions nell'arco degli ultimi tre anni. Nella sua lunga e vittoriosa storia, si tratta invece dell'ottava partecipazione.
Cardiff fra storia e curiosità
Cardiff si trova nel Galles meridionale, a circa 240 chilometri a ovest di Londra, ed è una dinamica città portuale. Il teatro della finale, il National Stadium of Wales, dal 1999 è la casa della nazionale di rugby del Galles. Tra il 2001 e il 2006, periodo durante il quale il londinese Wembley era in fase di ristrutturazione, ha ospitato la finale di FA Cup. L'impianto è dotato di una copertura che si apre e si chiude in una ventina di minuti. Fra le tante cose da vedere a Cardiff, merita menzione il castello che si trova nel centro storico.
Da non perdere, poi, il National Museum con la sua spettacolare collezione artistica. Ed eccoci al cibo: oltre alle proposte dei tanti fast-food del centro città, vale la pena assaggiare il cawl, una sorta di spezzatino, e il welsh rarebit, un toast ricoperto con del formaggio fuso. Non può mancare una pinta di bitter, una birra richiestissima per l'aperitivo.