Il direttore tecnico dell’Inter, Piero Ausilio, nel corso di un intervento al Corso di Diritto e Giustizia Sportiva, tenutosi all’università degli studi di Milano, ha parlato dell’ attuale situazione della squadra e del profilo legato al possibile nuovo allenatore.

I problemi dell'Inter

Ausilio ha evidenziato i tanti problemi che hanno portato l’Inter a raggiungere l’attuale posizione di classifica: “Stiamo ripartendo con un nuovo progetto. Quella di Moratti era una gestione a conduzione familiare. L’ex presidente ha vinto attraverso un discorso di pura passione, non certo di business.

Ogni giorno si parla di calciatori che prenderemo. Bisogna rispettare il tetto salariale. Abbiamo un fatturato tra i 200 e 230 milioni di euro. Quello della Juve, ad esempio, che partecipa alla Champions League, è di 400 milioni di euro.

La dirigenza bianconera, dopo la retrocessione, ha lavorato in maniera prospettica, attraverso lo sviluppo commerciale la costruzione di uno stadio proprio. Rispetto alle altre, i bianconeri riescono a portare avanti con regolarità questo cammino. Il gap non si recupera prendendo i calciatori migliori. Oggi abbiamo una proprietà solida, che potrebbe comprare anche Cristiano Ronaldo, ma c’è un fair play al quale bisogna attenersi. Dobbiamo commettere meno errori"

L’Inter ha programmato male

Ecco il bilancio di Ausilio su questa stagione: “Quest’anno l'Inter ha programmato male.

Nel calcio funziona come nelle aziende, bisogna programmare bene. La rosa dell’Inter, nonostante sia formata da buoni calciatori, ha cambiato quattro allenatori. A livello societario, dal punto di vista della comunicazione dobbiamo essere più competitivi.

Quando si è parlato dell’arrivo di Conte all’Inter, dovevamo giocare con la Juve a Torino.

Invece di sostenere Pioli, non si è fatto altro che parlare per tutta la settimana della questione tecnica. Il calcio è fatto di comunicazione”.

La squadra si allena bene ma qualcosa non va

“Ad Appiano Gentile i ragazzi si allenano bene. Il problema è che per diversi motivi, tra cui la personalità e i valori umani, non si è formato un gruppo.

Ci sono molti gruppetti e tanta gente che pensa a se stessa”.

A margine dell'intervista, Ausilio ha tracciato il profilo del prossimo allenatore: “Bisogna confrontarsi con situazioni di mercato e contrattuali. Stiamo pensando ad un profilo alla Conte, con le sue caratteristiche”.