MADRID (Spagna) - Non segnava da fine ottobre in Champions League, ovvero dalla fase a gironi, prima di sbloccarsi all'Allianz Arena di Monaco di Baviera nell'andata dei quarti di finale: ritrovata la via della rete in campo europeo, Cristiano Ronaldo ha deciso di non fermarsi più. Il portoghese, infatti, dopo aver bucato per cinque volte Neuer (tre le marcature messe a segno in casa), si è ripetuto nell'andata della semifinale della massima competizione internazionale per club.
CR7 ha preso per mano il "suo" Real Madrid, avvicinandolo alla finale di Cardiff: le Merengues, infatti, hanno battuto al Santiago Bernabeu l'Atletico Madrid con un rotondo e perentorio 3-0, firmato proprio dal lusitano in serata extra lusso.
I ragazzi di Simeone, troppo bassi, troppo difensivisti e troppo rinunciatari - Keylor Navas non ha dovuto praticamente compiere interventi importanti - hanno provato a limitare i danni ma sono andati sotto dopo soli 10' in seguito al colpo di testa dell'ultimo Pallone d'Oro. Pur avendo perso per infortunio Carvajal nei minuti finali del primo tempo, la truppa di Zidane non si è disunita, non concedendo nulla né a Griezmann, né a Gameiro e neanche al subentrante Fernando Torres. E così, quando la partita sembrava avviarsi verso l'1-0 conclusivo, Ronaldo ha deciso di salire nuovamente in cattedra alla sua maniera: fortunato nel primo controllo e nel conseguente rimpallo, il campione d'Europa in carica col suo Portogallo, ha colpito nuovamente dal limite dell'area non lasciando scampo al povero Oblak (73'), che ha dovuto alzare bandiera bianca anche all'86' quando il lusitano lo ha freddato da pochi metri (rivedibile la statica e imprecisa difesa dell'Atletico).
Il Real, così, vede da vicino la sua terza finale di Champions League degli ultimi quattro anni (la seconda consecutiva): se mercoledì al Vicente Calderon si dovesse concretizzare questa situazione, per i ragazzi di Simeone si tratterebbe della quarta eliminazione (o sconfitta) europea di fila contro i cugini (nel 2014/15 vennero eliminati nei quarti).
In testa nella Liga e con la possibilità di vincere per due anni di fila la coppa dalle grandi orecchie - cosa che alle Merengues non accade dal 1968 - i ragazzi di Zidane hanno dato una vera e propria lezione di calcio ai loro rivali di serata: Monaco e Juventus, che si sfideranno domani al Louis II di Monte Carlo, sono avvisate...