Domenica calerà il sipario sulla storia in giallorosso di Francesco Totti. Contro il Genoa infatti sarà l'ultima partita in cui il Capitano (ormai ex) della Roma si vedrà in tenuta atletica allo stadio Olimpico. La società giallorossa ha infatti deciso di non rinnovare il contratto al suo giocatore simbolo. Gli addetti ai lavori si sarebbero aspettati un incarico in società come dirigente ma la Roma si è fatta trovare, per ora, impreparata su questo fronte forse anche per i tanti cambiamenti già in atto, avvenuti (Sabatini all'Inter) o che avverrano (Spalletti all'Inter)

La reazione di Totti

Il campione romano ha affidato le sue parole a Twitter confermando che domenica 28 maggio sarà l'ultima partita in cui potrà indossare la maglia della sua amata Roma.

Totti si dice comunque pronto a voltare pagina da lunedì e pronto a cogliere nuove sfide. Una delle ultime bandiere del Calcio Italiano sembra non voler smettere sebbene a 40 anni suonati le fatiche si facciano sentire e la passione che anima va oltre. Si ma dove giocherà Francesco? Indiscrezioni di blasting news portavano in Cina ma sarà così?

Difficile immaginare con un'altra maglia chi ha vestito gli stessi colori sociali per 23 anni, senza mai cambiare anteponendo l'amore per la città ai soldi ed ai successi.

Il diploma

Oggi durante la cerimonia organzzatanella sede del Coni è stato conferito a Totti il diploma honoris causa in "business management'. Una battuta prima di finire sulle parole di Maradona che avrebbe elogiato la stella della Roma.

La riaposta di Totti è stata "beh allora posso smettere". Con questa battuta Francesco è riuscito a sdrammatizzare rimescolando le carte.

Qualunque cosa succeda, qualunque sia il finale di questa storia, restano i numeri di un campione immenso: 23 anni con la Roma, 680 presenze e 250 goal. Il più anziano giocatore in attività ad aver segnato in Champions league, 1 scudetto e, Roma a parte, un Mondiale (Germania 2006).

Grazie Francesco

Sta arrivando in momento che tutti i tifosi di calcio e quelli della Roma in modo particolare volevano non arrivasse mai. Una bandiera che si ammaina nel cielo giallorosso e che lascia indelebile negli occhi di tutti le prodezze di questi anni di grande campione. In un mondo del calcio in cui vige la legge del business ci mancherà un po' di sano attaccamento alla maglia, di voglia di giocare per la squadra che sia ama a per la città in cui si è cresciuti. Ci mancherà la sana genuinità che solo le bandiere e gli uomini veri, come te ci hanno insegnato.