michele padovano, ex giocatore della Juventus, campione d'Europa nella notte di Roma del 1996, oggi si trova a combattere una grande battaglia con la giustizia: non poteva immaginare quando era sulla vetta d'Europa, che un giorno sarebbe stato accusato dagli inquirenti di traffico di stupefacenti: il campione è infatti stato coinvolto in una vicenda relativa al traffico di droga. Padovano si difende con orgoglio, spiegando di aver semplicemente deciso di prestare dei soldi ad uno storico amico d'infanzia, il quale nonostante avesse avuto evidenti problemi con la giustizia, rimaneva tuttavia un suo amico da molto tempo.

Così Padovano si è trovato a scontare tre mesi di carcere e otto mesi agli arresti domiciliari.

'Tutto questo è successo ad un innocente' afferma incredulo Padovano

Come succede purtroppo troppo spesso nella vita, Padovano in questi anni ha cercato invano aiuto nelle persone del calcio con le quali, egli afferma, "eravamo come fratelli". Essi si sono dimostrati tuttavia insensibili alle richieste dello stesso Michele Padovano, ignorando completamente i suoi appelli, oppure semplicemente evadendo gli stessi con delle scuse banali.

'Dai compagni di sempre ho ricevuto solo porte in faccia' ricorda ancora Padovano

Molto toccante infine, la testimonianza di Padovano relativa all'esperienza in carcere: le partite amichevoli sul campetto in terra battuta, le squadre fatte con il compagno di cella Bonny, con il quale Padovano ha vissuto momenti di intensa amicizia e di profonda condivisione anche nelle circostanze più difficili.

'In galera', afferma il campione ex Juventus, 'ho conosciuto persone vere ed alcuni ragazzi non erano neanche affatto male nel giocare a pallone: uomini degni di questo nome, non come nel mondo del Calcio dove', incalza Padovano, 'il più pulito ha la rogna'.

A quella fantastica notte del 1996 il campione dice di non pensare più: troppo lontani quei ricordi.

Le persone che credeva amiche sono state tanto dure da togliergli il loro appoggio. Tuttavia Michele Padovano ha calciato uno dei rigori decisivi per la vittoria della Champions League dei bianconeri contro l'Ajax nella magica notte di Roma; tutto questo non potrà essere cancellato da questo momento difficile, e dalle dure prove e circostanze spiacevoli nella quali lui si è trovato in questi anni di lontananza dal calcio e dai riflettori dei mass media.