Il calciomercato non è ancora ufficialmente iniziato eppure in casa Lazio non si parla d’altro già da tempo. Con la qualificazione in Europa League ottenuta con largo anticipo, l’ultimo atto della stagione si è giocato con la Juve nella finale di Coppa Italia persa all’Olimpico. Da quel momento l’unico argomento che ha occupato le giornate soprattutto del Ds Tare è stato quello dei rinnovi (o mancati tali). La Lazio sta per perdere i suoi pezzi pregiati e non può far altro che provare ad ottenere il massimo da contratti in scadenza a giugno 2018.
Con Lucas Biglia ormai prossimo al passaggio al Milan - i rossoneri avrebbero convinto Lotito con 22 milioni più 3 di bonus - adesso restano da risolvere le grane Keita e De Vrij.
Il nodo Keita, lo scontro tra Tare e Calenda
A tener banco questa mattina è lo scambio di dichiarazioni che c’è stato nella giornata di ieri tra Igli Tare e Calenda, procuratore di Keita. Tra i due non corre decisamente buon sangue e la cosa è nota già da tempo. Negli ultimi giorni si è molto parlato di una proposta di rinnovo da parte della società con un ingaggio offerto a Keita di oltre 2 milioni. Ieri il procuratore del senegalese, intercettato dai microfoni di Sky Sport 24, ha dichiarato che in un incontro svoltosi con la dirigenza biancoceleste gli è stato comunicato un accordo per la cessione del ragazzo al Milan.
In sostanza, nessuna proposta di rinnovo ma cessione già concordata con una società che però non è quella desiderata dalla punta, forte di un accordo con la Juventus valido per il prossimo anno quando l’operazione sarebbe a costo zero. La risposta di Tare non si è fatta attendere. In un comunicato ufficiale il dirigente ha dichiarato che a Keita è stato proposto un contratto da top player per la Lazio.
Dove sta la verità? Probabilmente nella volontà di entrambe le parti di separarsi quanto prima. Ma la Lazio spera di incassare almeno i 27 milioni (23 più 4 di bonus) offerti dal Milan. La questione De Vrij vive invece un momento di impasse visto che l’olandese rifiuta tutte le proposte di rinnovo ma offerte per il suo acquisto non arrivano.
Prima le ‘uscite’ poi le ‘entrate’
Il presidente Lotito ha voluto tranquillizzare i tifosi laziali su eventuali cessioni di giocatori importanti. Ad ogni uscita corrisponderà almeno un’entrata di pari livello. Molti i nomi che circolano, in difesa il sogno è Rodrigo Caio, classe 1993 attualmente in forza al San Paolo. La sua valutazione è però molto alta, non meno di 15 milioni, come Jemerson, difensore del Monaco che Tare segue con particolare interesse. A centrocampo occhi puntati su un vice Biglia. Nella serata di ieri, Tare ha avuto un doppio incontro a Milano, prima direttamente con il presidente della Sampdoria, Ferrero, poi con la dirigenza dell’Atalanta. Con i blucerchiati si sta parlando di Torreira per il centrocampo e, soprattutto, di Muriel.
L’attaccante è l’oggetto del desiderio di Simone Inzaghi, insieme a Gomez dell’Atalanta. Entrambi formerebbero una coppia d’attacco di altissimo livello con Immobile. Con i bergamaschi c’è da sfruttare il riscatto del portiere Berisha che porterà 7 milioni di euro nelle casse della Lazio e che potrebbe essere una leva per arrivare al Papu. Tutti gli obiettivi però sono legati alle cessioni. Tare potrebbe ritrovarsi con un budget di addirittura 60 milioni da poter reinvestire sul mercato, cosa mai avvenuta nell’era Lotito.