La Lega Pro ha appena chiuso i battenti e la quarta squadra ad essere promossa in cadetteria è stata il Parma. La società ducale raggiunge così, in serie B, le altre tre squadre promosse: Cremonese, Venezia e Foggia, rispettivamente prime nel girone A, B e C. Si va a formare così una serie B molto affascinante con squadre di gran livello e con tifoserie importanti: dal Palermo al Bari, dal Foggia al Pescara, dal Parma all'Empoli, dal Venezia al Perugia.

Un campionato difficile quello di serie B, così come resta molto difficile quello di Lega Pro, non soltanto per la qualità delle squadre che negli ultimi anni è salita nettamente, ma anche per le difficoltà economiche che attanagliano molte società.

Si sa che gli introiti economici in Lega Pro sono bassissimi e il rischio fallimento ad ogni chiusura del campionato, colpisce diverse società. Anche quest'anno, sui 60 club totali, sono una decina le squadre che rischiano di non iscriversi al prossimo campionato. Difficoltà economiche che purtroppo a volte possono portare a situazioni che al Calcio non fanno bene di certo, come quella del calcioscommesse. Ne ha parlato Lucarelli, capitano del neopromosso Parma, ai microfoni di "Radio Anch’io Sport” su Radio Uno.

Le dichiarazioni pesanti di Lucarelli

Lucarelli è stato molto chiaro: "a Parma non ci sono le condizioni per cui un giocatore possa vendere la partita per fare soldi, ma purtroppo in altre squadre può succedere." Frasi molto pesanti che fanno capire che purtroppo il problema del calcioscommesse è ancora attuale.

"In Lega Pro abbiamo assistito al fallimento di tante società, a penalizzazioni per stipendi non pagati e se non un giocatore che guadagna mille euro al mese non li prende, può anche essere portato a fare qualcosa di illecito” ha continuano Alessandro Lucarelli, difensore e uomo simbolo del Parma che ha concluso: “Se il sistema poggiasse su basi più solide, questo rischio non ci sarebbe”.

Calciomercato Lega Pro: Catania e Lecce attivissime

Intanto, come ogni estate, inizia il calciomercato con le sue tantissime voci. Il Lecce ha praticamente chiuso per Turchetta, come ammesso dallo stesso direttore sportivo salentino, Mauro Meluso. In attacco si pensa anche a Cattaneo del Pordenone, ma il manager del calciatore ha spiegato che lui vorrebbe andare a giocare in cadetteria dopo le buone prestazioni degli ultimi mesi.

Il Lecce per ora ha fatto solo un sondaggio, decideranno Rizzo e Meluso, di comune accordo, se affondare il colpo con un'offerta nei prossimi giorni. Ferma per ora la trattativa per il difensore Blanchard. Sulla carta, l'avversario del Lecce più temibile per la promozione diretta sembra essere il Catania.

La società siciliana punta a tornare nel calcio che conta e lo sta dimostrando in questi giorni di mercato. Nei giorni scorsi il Catania ha ufficializzato il ritorno in Sicilia dell'esperto centrocampista Francesco Lodi, definendolo così nel comunicato stampa: " talentuoso centrocampista". Lodi ha firmato un contratto per tre anni e i tifosi sperano che possa portare nuovamente il Catania ai successi del passato.

Il Catania ha chiuso anche per Caccetta del Cosenza, che arriva nella società siciliana dopo aver vestito la maglia dei calabresi per due stagioni e mezzo collezionando 64 presenze e 10 reti in campionato. Il Catania segue anche Bruno del Messina, Blondett del Cosenza e Alcibiade (ultimo campionato alla Paganese) per la difesa. Proprio l'ex Lecce, infatti, sarebbe ormai alla stretta finale per l'accordo con i siciliani ed è stato individuato come il giusto rinforzo per la difesa della formazione etnea. Insomma, sono tantissime le idee di mercato in questo periodo.