L'uscita di scena del Lecce e del Cosenza nei play off per la promozione in Serie B hanno di fatto segnato la conclusione di quello che è stato un campionato avvincente e che ha regalato la promozione al Foggia. Un solo salto di categoria per un girone che forse avrebbe meritato che un'altra squadra potesse fare il grande salto. Grande rammarico per i salentini eliminati all'Alessandria solo dopo i calci di rigore ed anche per i calabresi, le cui ambizioni sono state neutralizzate da un gol subito al 97' della gara d'andata con il Pordenone.

Lega Pro: l'anno che verrà

Bisognerà abituarsi al fatto che dall'anno prossimo verrà fatto un salto indietro, almeno a livello di tradizione. Il campionato tornerà a chiamarsi Serie C e questo sarà un grande regalo fatto ai nostalgici. Come sempre il Girone C, quello meridionale, sarà quello che riserverà gli stadi più pieni e, per forza di cose, anche le sfide più avvincenti. E c'è da giurarsi che diverse squadre si imporranno di essere protagoniste, perché glielo impone il proprio blasone. Difficile, ad esempio, pensare ad un Lecce che per l'ennesima stagione non sia protagonista nei quartieri altissimi della graduatoria. La società giallorossa si è già tuffata nella programmazione della prossima stagione e pare che nelle mire per la panchina sia finito il tecnico Auteri, uno che di promozioni se ne intende, pur non avendo avuto molta fortuna col Matera nella passata stagione.

Su di lui c'è anche il Trapani che, dopo la retrocessione dai cadetti, punta ad un immediato ritorno nel secondo livello del calcio italiano.

Proprio i lucani sembrano intenzionati a cambiare strategia e a puntare di più sui giovani. Proveranno a trattenere l'allenatore siciliano, ma hanno pronta l'alternativa: Grassadonia.

Chi, per forza di cose, dovrà cambiare il tenore della propria stagione rispetto a quella appena trascorsa è il Catania: che per la panchina dovrebbe aver scelto Cristiano Lucarelli che non resterà a Messina.

Altre nobili decadute

Chi, invece, dovrà stare lontano, almeno sulla carta, da campionati d'avanguardia sono altre nobili decadute.

Il Messina, ad esempio, deve risolvere la grana iscrizione e lo farà attraverso una campagna abbonamenti che sta riscuotendo grande successo e che darà una grande spinta motivazione al presidente Franco Proto che ha già annunciato che l'obiettivo primario sarà salvare la categoria. Niente voli pindarici anche in Calabria dove la Reggina dovrebbe cambiare direttore generale, ma non le prospettive: un campionato tranquillo è quello a cui aspirano gli amaranto. Problemi più gravi, invece, a Catanzaro dove ci sono da risolvere diverse grane societarie che mettono in pericolo anche l'iscrizione.