Un ultimo incontro, per formalizzare l'intera operazione. E dopodomani al Luigi Ferraris, contro la Juventus, il debutto della nuova proprietà in Tribuna. Contatti costanti tra Enrico Preziosi, Beniamino Anselmi e Giulio Gallazzi: siamo ai dettagli di un'operazione molto complessa. Si studiano numeri e dettagli per una chiusura positiva, con il Calciomercato che giocherà un ruolo importante da qui alla fine delle trattative.

Closing Genoa, ecco quando è previsto

Secondo quanto rivela la redazione sportiva de Il Secolo XIX la data del closing è fissata tra il 4 e il 10 di settembre.

Sarà la tappa decisiva per il passaggio delle quote di maggioranza di Enrico Preziosi alla Sri Group di Giulio Gallazzi. L'intesa è ormai totale, il progetto è stato studiato in ogni sua fase e c'è reciproca soddisfazione per quanto fatto fino a questo momento.

Il manager bolognese ha in programma di assistere a Genoa e Juventus, vuole conoscere da vicino i tifosi rossoblu e sarà anche l'occasione di fare alcune valutazioni sullo stadio a livello strutturale. I sostenitori del grifone avranno un ruolo di primo ordine nel progetto rivoluzionario di Giulio Gallazzi, che punterà molto sulla storia e sulla passione dei tifosi rossoblu per rilanciare il brand in ambito mondiale. Non ci sarà, salvo clamorosi colpi di scena, Enrico Preziosi che ha deciso di non mettere più piede allo stadio.

Il patron irpino considera la sua era conclusa e i suoi compiti all'interno della società saranno sempre più marginali.

Mercato da chiudere in attivo

Intanto l'amministratore delegato Alessando Zarbano lavora al mercato per quanto concerne i conti e il monte ingaggi. Ci sono degli impegni da rispettare con la nuova proprietà, che ha chiesto di chiudere con un attivo di venticinque milioni di euro.

Ricordiamo che il piano di investimento di Giulio Gallazzi prevede un esborso di centoventi milioni di euro circa, buonuscita per il presidente Preziosi compresa.

La gara con la Juventus, quindi, potrebbe rappresentare virtualmente il passaggio di consegne. C'è voglia di presentarsi al meglio ai nuovi proprietari, come confermano le parole grintose di Lapadula, ormai verso il rientro: "Abbiamo tradizioni importanti con la Juve a marassi.

Ci vuole grande umiltà, ormai ci siamo e ci sono".

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