Non certo il confronto più difficile della stagione, ma il Milan ha disputato una partita da grande squadra. Nella partita d'andata valida per la qualificazione ai gironi d'Europa League, il Milan ha evidenziato nettamente la sua superiorità. Nulla ha potuto lo Shkendija, travolto 6-0 dai rossoneri.

Non che i Macedoni avessero speranze di qualificarsi, ma è indubbio che si siano fatti trovare impreparati di fronte a quello che è, senza ombra di dubbio, il Milan più forte degli ultimi 3 anni. Complice una fase difensiva decisamente disorganizzata e raffazzonata, che ha portato il Milan ad una goleada che è più di un'ipoteca per la qualificazione alla fase a gironi d'Europa League.

Milan-Shkendija: partita a senso unico

Partita a senso unico sin dai primissimi minuti di gara. Dopo un paio di conclusioni, relativamente poco pericolose, di Franck Kessié, ci pensa l'altro neo acquisto, André Silva, ad aprire le danze al 13'. Il centravanti portoghese è abile nel far sua una palla vagante in area e a piazzarla all'angolino basso, da bomber vero. Lo Shkedinija accusa il colpo, ma non si scompone più di tanto.

I Macedoni resistono poco più di dieci minuti, ma poi il Milan trova il secondo goal. Al 25' punizione di Suso, para Zahov ma non trattiene la palla, sulla quale si avventa l'uomo che non ti aspetti, ossia Riccardo Montolivo, che porta il Milan sul 2-0 con un piazzato preciso sul secondo palo da distanza ravvicinata.

Montolivo non segnava in maglia rossonera addirittura dal 2014.

Lo Shkendija sembra arrendersi ai rossoneri, ma il Milan non è ancora sazio. Due minuti più tardi, André Silva firma la doppietta personale e porta i rossoneri sul 3-0, dopo una giocata straordinaria nella quale, da terra, dribbla mezza difesa della squadra ospite e la piazza all'angolino basso.

45 minuti di dominio Milan, con lo Shkendija che non si rende mai realmente pericoloso.

Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo, ossia con un assedio dei padroni di casa che quasi mai abbandona la trequarti avversaria. Zahov entra in modalità muro e fa miracoli su miracoli, respingendo con le unghie e con i denti, quasi letteralmente, ogni pallone diretto verso la sua porta.

Una resistenza che dura circa venti minuti, cessata al 67', quando Borini di fatto chiude la partita siglando il 4-0.

I Macedoni escono totalmente dalla partita e, appena un minuto dopo il goal di Borini, prendono il quinto. Tiro potente di Suso, respinge Zahov ma il pallone finisce letteralmente tra i piedi di Antonelli, che non deve far altro che mettere in rete di prima a neanche due metri dalla porta.

Il Milan insiste, i rossoneri si divertono e San Siro si diverte ancor di più. Prima André Silva, con una genialata di tacco, e poi due volte Cutrone, subentrato al posto di Suso, provano a dilagare ulteriormente, ma Zahov non ci sta e dice di no ad entrambi. Alla fine, però, il Milan dilaga lo stesso.

Assist al bacio di Abate per Montolivo, che controlla e fa partire un tiro che vale come una sentenza. 6-0, doppietta per il regista azurro e pace fatta coi tifosi.

Unica nota dolente della serata, l'infortunio di Bonaventura all'84'. Ancora non è stata accertata l'entità di quest'ultimo e la durata di un eventuale stop. Da sottolineare come il punto dolente, ossia l'inguine destro, non corrisponda all'infortunio precedente, ossia al legamento della gamba sinistra, che tenne Bonaventura fermo per diversi mesi.

Il Milan si aggiudica di fatto il diritto a partecipare alla fase a gironi dell'Europa League 2017-2018, arrivandoci addirittura come una delle favorite, insieme ovviamente all'Arsenal e a eventuali top club che dovessero unirsi alla competizione scendendo dalla Champions League.