Non indossava la casacca delle furie rosse dai Mondiali brasiliani del 2014. David Villa giocò a Curitiba contro l'Australia e realizzò uno dei tre inutili gol della Spagna contro la formazione oceanica che, però, non evitarono l'eliminazione. Da allora non era stato più convocato in Nazionale e la sua lunga esperienza, iniziata nel 2005 e nobilitata da un titolo mondiale e da un titolo europeo, sembrava essersi conclusa con il Mondiale di tre anni fa che aveva praticamente segnato la fine di un grande ciclo per il calcio iberico. Ora la Spagna ha dinanzi due partite fondamentali per centrare la qualificazione al Mondiale russo del prossimo anno, in particolare quella del 2 settembre allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid contro l'Italia che deciderà quasi certamente la squadra che accederà direttamente a Russia 2018 senza passare per la pericolosa trappola degli spareggi (la seconda in Liechtenstein è certamente una formalità, ndr).

Per l'occasione il CT Julen Lopetegui ha deciso di fidarsi del maturo attaccante, prossimo a svoltare per i 36 anni, che dal 2014 è emigrato negli Stati Uniti e veste la maglia del New York City.

I perché di una scelta discussa

Naturalmente la scelta di puntare sull'ex bomber di Valencia, Barcellona ed Atletico Madrid, 'pichichi' delle furie rosse con 59 gol in 97 partite, ha fatto parecchio discutere in patria. Nessuno mette in dubbio che sia stato uno dei più forti attaccanti spagnoli degli ultimi trent'anni, ma si tratta comunque di un giocatore a fine carriera che milita ormai da qualche anno in un campionanto certamente meno competitivo rispetto alla Liga, come il massimo torneo professionistico statunitense.

Ad onor del vero, David Villa ha confermato le sue doti di goleador anche a New York, in tre anni ha messo a segno qualcosa come 60 gol in 87 partite. Ma certamente le marcature della Major League Soccer 'pesano' meno rispetto a quelle dei maggiori campionati del vecchio continente. "Siamo consapevoli delle differenze calcistiche tra il campionato americano e quello spagnolo - ha detto Lopetegui in conferenza stampa - ma ci fidiamo delle nostre sensazioni.

David è con noi, ci fidiamo della esperienza, della sua competitività e del suo intuito".

La lista di Lopetegui

Nella lista diramata da Julen Lopetegui spiccano due italiani: il centrocampista del Milan, Suso, ed il portiere del Napoli, Pepe Reina. Si tratta comunque di una Nazionale che mischia in maniera quasi perfetta talento puro e grande esperienza: l'Italia di Ventura è certamente chiamata all'impresa.

Sono stati convocati complessivamente 26 giocatori, scelta motivata dal tecnico alla luce del gran numero di diffidati (sette): i portieri De Gea (Manchester United), Reina (Napoli) e Kepa (Athletic Bilbao); i difensori Azpilicueta (Chelsea), Jordi Alba e Piqué (Barcellona), Bartra (Borussia Dortmund), Sergio Ramos, Nacho Fernandez e Carvajal (Real Madrid), Nacho Monreal (Arsenal); i centrocampisti Isco ed Asensio (Real Madrid), Thiago Alcántara (Bayern), Busquets ed Iniesta (Barcellona), Suso (Milan), David Silva (Manchester City), Saul e Koke (Atletico Madrid); gli attaccanti Morata e Pedro (Chelsea), Vitolo (Las Palmas), Villa (New York City), Iago Aspas (Celta Vigo), Deulofeu (Barcellona).

La classifica del girone

La classifica del gruppo G della zona europea di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 è una questione a due tra Spagna ed Italia. Dopo 6 partite, le due Nazionali sono in testa a quota 16, entrambe con 5 vittorie ed un pareggio (quello dello scontro diretto disputato a Torino lo scorso anno e terminato 1-1). Con quattro partite ancora da giocare, compresa quella del prossimo 2 settembre, è chiaro che un successo a Madrid di una delle due contendenti regalerebbe quasi certamente la qualificazione diretta ai Mondiali 2018. La seconda classificata rientrerà invece quasi certamente nel gruppo delle otto migliori seconde che si affronteranno in turni ad eliminazione diretta, un'eventualità comunque rischiosa che tutti preferirebbero evitare.

In caso di pareggio al Bernabeu, iberici ed azzurri procederebbero a braccetto ed a meno di passi falsi, la qualificazione diretta sarebbe decisa dalla differenza reti che in questo momento vede avanti la Spagna (+18 contro il +14 dell'Italia).