Non ci sta il presidente della Lega Pro, Gabriele gravina, a subire il ricatto dello sciopero dell'Associazione Italiana Calciatori. In un'intervista rilasciata a Padovasport.tv continua a difendere a spada tratta la riforma elogiando le proposte e le innovazione che la Lega di Serie C sta portando avanti. Partendo dalle cinque sostituzioni che, proprio quest'anno saranno testate nella terza serie italiana. Poi la frecciatina contro Damiano Tommasi, presidente dell'AIC che, secondo Gravina, non ha recepito che molti dei cambiamenti sono proprio in direzione dei calciatori.

La modifica delle garanzie fideiussorie, le norme per sanzionare il mancato pagamento dei contributi a stagione iniziata, l'introduzione dei tre punti di penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi così come il controllo mensile sugli stipendi pagati, sono tutte riforme che aumentano le certezze per i tesserati.

Sul limite di 14 over Gravina non tratta

Tornando sullo scottante tema della lista over, Gravina ricorda che sono due anni che la proposta è schedulata: "Dov’era prima Tommasi?". Il presidente della Serie C continua rimarcando che sono anche state aperte le liste e che, quindi, le società possono tesserare fino a 30 giocatori (prima il limite era 24). La chiusura di Gravina è però ferma: "Mi auguro che prevalga il buon senso", dice il presidente, ammonendo Tommasi che "non può fare la voce grossa" e che "Se deciderà di scioperare si andrà al massacro, con tanti 0-3 a tavolino".

La posizione di Tommasi e dell'AIC

Le nuove regole sulle liste prevedono che le squadre possano avere in rosa un massimo di 14 over 23 ai quali si può aggiungere un fidelizzato, una bandiera e un over 23 proveniente dalle giovanili. Troppo poco per l'AIC e il suo presidente che a 'itasportpress.it' si dimostra fermo sulle sue posizioni almeno quanto Gravina.

Secondo Tommasi, la stagione 2016/17 con il limite di 16 over è stato uno dei campionati più avvincenti e combattuti degli ultimi anni e quindi non ha senso fare 'passi indietro'. Tommasi è convinto che si possa trovare una soluzione e considera quello dei giovani solo un pretesto, a maggior ragione quest'anno che saranno aumentate a cinque le sostituzioni disponibili.

Nessuno spiraglio quindi: "Se le cose rimangono così il rischio di non giocare nel prossimo week-end esiste ed è alto.". E ora toccherà al presidente della FIGC Carlo Tavecchio cercare un compromesso per garantire il regolare inizio del campionato di Serie C, anche se il tempo è poco e i punti di incontro ancora di meno.