È ancora Zidane a festeggiare. Il sesto titolo su otto a disposizione da quando è allenatore del Real Madrid, è la Supercoppa Europea conquistata ieri a Skopje ai danni del Manchester United di Mourinho. Una gara dominata per buoni 70 minuti dalle "merengues" poi, complice il classico calo fisico di inizio stagione, è venuto fuori lo United che prima ha accorciato le distanze, e poi ha sprecato l'occasione di andare ai supplementari con Marcus Rashford. Per il Real Madrid si tratta della seconda Supercoppa Europea consecutiva, conquistata tenendo il pallone d'oro Cristiano Ronaldo in panchina per 81 minuti: un chiaro segno di quanto i "blancos", in questo momento, possano contare sulla rosa più forte del mondo.
La partita
La finale di Skopje fin dai primissimi minuti di gioco ha delineato il copione della gara. Totale dominio madrileno, con un possesso palla che ha sfiorato il 70% per tutto il primo tempo, sancito dal gol di Casemiro al 24' su un assist al bacio di Daniel Carvajal. I Red Devils nel primo tempo non sono mai stati pericolosi, e solo un grande De Gea ha evitato che le "merengues" raddoppiassero, esibendosi in due interventi miracolosi, mentre il palo l'ha salvato su un tiro di Bale.
Nella ripresa il Manchester è apparso più in partita e votato al pressing alto, ma proprio nel momento in cui la squadra di Mourinho sembrava poter acciuffare il pari, il fenomeno Isco ha siglato il 2-0 a favore dei spagnoli.
Da lì in poi il Real Madrid ha avuto un leggero calo fisico, e Lukaku, dopo essersi mangiato un gol a porta vuota, ha accorciato le distanze su una ribattuta di Keylor Navas, che poco dopo si è superato in uno contro uno con Marcus Rashford, evitando i supplementari. Nel finale passerella per Cristiano Ronaldo che, con pochissimi allenamenti sulle spalle, ha giocato circa 15 minuti, complice anche un sostanzioso recupero.
Zidane: un titolo ogni tre mesi
Era stato etichettato come un semplice traghettatore quando arrivò sulla panchina del Real Madrid dopo l'esperienza nella cantera delle "merengues". Invece ZIzou in due anni ha centrato sei degli otto titoli che ha avuto a disposizione, conquistando 2 Champions League, 2 Supercoppe europee, 1 Liga e 1 Campionato del Mondo per club, diventando in breve tempo un top manager.
La sua bravura principale è stata sicuramente quella di far coesistere serenamente un gruppo di fenomeni, dimostrando di possedere anche grandi doti tattiche e tecniche. Tra le tante idee e innovazioni che ha portato l'ex numero 10 della Nazionale francese, va sottolineata l'esplosione di Casemiro, un giocatore ai margini e spesso mandato in prestito prima dell'arrivo di Zizou, che ora è diventato il vero è proprio ago della bilancia della formazione madrilena. Quest'abitudine ad alzare trofei, per Zidane, gli fornisce ad oggi l'incredibile media di un titolo ogni 94 giorni: nessun allenatore nel mondo del calcio può vantare una simile bacheca personale.