Tante voci contrastanti aleggiano sulla trattativa per la cessione del Genoa, quando Enrico Preziosi e giulio gallazzi sono sul punto di perfezionare l'operazione. L'affare è ai dettagli, dopo quattro mesi di lunghe contrattazioni. L'imprenditore irpino ed il manager bolognese sono molto vicini, con quest'ultimo disponibile a sedersi ancora una volta attorno ad un tavolo con Preziosi per sciogliere eventuali dubbi.
Gallazzi, la sua offerta è irrinunciabile?
Giulio Gallazzi ha presentato la sua offerta ed è certo che anche il presidente del Genoa la riterrà molto soddisfacente.
A breve arriverà la risposta del massimo dirigente del Grifone, che prima ha in programma un incontro coi suoi legali a Milano per analizzare la proposta della Sri Group. In queste ultime ore, i giornali hanno raccontato di un Preziosi molto infastidito dalle ultime dichiarazioni di Gallazzi e soprattutto dalla fuga di notizie. Non sarebbe una novità, aggiungiamo noi, dato che il patron rossoblu non vanta certo rapporti idilliaci con la stampa. Il popolo genoano attende con ansia passi ufficiali, anche perchè le potenzialità dei soci di Gallazzi stanno già facendo sognare i genoani. Il trader Tariq Hamood, ad esempio, ha gestito due miliardi di euro nel 2016 ed il suo contributo potrebbe rivelarsi decisivo per le ambizioni future dello stesso Grifone.
Preziosi al bivio
Non c'è un limite massimo sui tempi di risposta del presidente Preziosi, ma la logica suggerisce che un paio di giorni potrebbero bastare. Lo ha fatto intendere lo stesso Gallazzi, nella sua ultima intervista rilasciata ai colleghi di Genoa News 1893: "Non ci sono scadenze irrevocabili. Vediamo cosa accadrà in questi giorni ed eventualmente le risposte o le richieste di approfondimento".
L'uomo dei fondi non vuole complicare una trattativa di per sè molto difficile ed è disposto a pazientare ancora, appigliandosi al suo cauto ottimismo: "Se non fossimo ottimisti, non saremmo arrivati fino a qui. Sono pronto ad effettuare approfondimenti, penso che Preziosi si farà sentire presto". Insomma, alla luce di quanto raccolto, il silenzio del presidente del Genoa non è da interpretare negativamente.
Chiaro che se dovesse prolungarsi potrebbe scattare un piccolo campanello d'allarme, ma in questo momento è interesse di ambo le parti arrivare ad una soluzione soddisfacente: si attendono solo aggiornamenti.
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