Una squadra costruita per vincere. Una squadra stellare che difficilmente avrà rivali per la conquista della Ligue 1 e che meglio non avrebbe potuto esordire in campo europeo (5-0 contro il Celtic). Ma, come si dice spesso, non tutto è oro tutto quel che luccica. Sono, infatti, ore di fuoco in casa PSG, dove Cavani e Neymar sarebbero venuti quasi alle mani nel post-partita di domenica sera e la questione tra i due sembrerebbe essere tutt'altro che risolta.

Il rigore della discordia

Tutto ha avuto inizio domenica sera, quando, al Parco dei Principi, il PSG era impegnato contro il Lione.

Sul risultato di 1-0, al minuto 79', l'arbitro assegna un rigore ai padroni di casa. Edinson Cavani prende tra le mani il pallone e lo posiziona sul dischetto. Neymar gli si avvicina e i due cominciano a discutere animosamente su chi dovesse calciare. Cavani, irremovibile, allontana Neymar e calcia il rigore, sbagliandolo però. Neymar sembra a quel punto criticarlo e l'ex Napoli non la prende bene. Al fischio finale il battibecco si sposterà negli spogliatoi ed è lì che i due arriveranno quasi alle mani, se non fosse per l'intervento di Thiago Silva e Marquinhos per cercare di dividerli.

Il precedente

Sempre nella sfida contro il Lione di domenica sera, prima della contesa relativa al rigore, Cavani e Neymar erano già stati protagonisti di una discussione su chi dovesse battere una punizione dal limite.

In quel caso era intervenuto Dani Alves, che non aveva dato la palla all'uruguayano, ma l'aveva ceduta al connazionale, decidendo autonomamente, insomma, di far calciare Neymar. E già in quell'occasione Cavani sembrava non aver digerito.

Un caso che Emery dovrà risolvere al più presto

Quello che sta succedendo in queste ore in casa PSG è un qualcosa che, già in passato, abbiamo più volte visto: assemblare una squadra senza fissare quelle che sono le gerarchie, può portare spesso a far sì che le "prime donne" arrivino a pestarsi i piedi.

Nel post-partita della sfida con il Lione, l'allenatore dei parigini, Unai Emery, ha dichiarato che "al Psg non ci sono gerarchie e spetta ai giocatori accordarsi civilmente. Ma qualora non dovessero riuscirci, sarò io a prendere una decisione". E sembra, a questo punto, necessario proprio un intervento del tecnico spagnolo, perché un accordo civile difficilmente sarà raggiunto e questioni come queste, se non risolte, possono andare a compromettere un'intera stagione.