Mettiamoci subito d’accordo. Il nuovo torneo di Serie B, iniziato in maniera a dir poco promettente, sarà il più equilibrato delle ultime stagioni o non lo sarà? Il dibattito è molto più interessante di quanto si possa pensare perché gli addetti ai lavori sono divisi: da una parte c’è chi pensa che dopo un mercato così scoppiettante e data la presenza di tante piazze blasonate, ma soprattutto ricche e ambiziose, possa portare a 9 mesi incertissimi, con sfide equilibrate e classifica decisa dai dettagli. Dall’altra, e il partito non è minoritario già prima delle prime due giornate che sembrano aver dato proprio questo responso, c’è chi pensa che a dispetto delle previsioni e della storia recente il campionato sia destinato a viaggiare su più velocità.

Frosinone vuol dire certezza

Insomma, una sorta di Serie A bis, con le grandi a fare l’andatura e le altre a staccarsi inesorabilmente, poche sorprese nei risultati e pure tanti gol, segnale proprio del gap tecnico tra piccole e grandi. E guarda a caso i primi 180’ della stagione hanno detto proprio questo: ben 60 reti in 22 partite, equamente divise (31 nel turno inaugurale, 29 nella seconda giornata), bomber in evidenza e grandi che fanno le grandi e piccole molto piccole. Certo, è ovviamente prestissimo per trarre conclusioni, le conseguenze del mercato, e in particolare degli ultimi colpi, devono ancora manifestarsi e nel “campionato-maratona” è scritto che almeno una o due squadre di quelle che sono partite male riusciranno a risalire la china.

Bisogna farlo in fretta, però, perché la graduatoria è inaspettatamente lunga: ben 4 le formazioni a punteggio pieno dopo due turni, una novità assoluta rispetto alle ultime due stagioni, quando a fare le lepri erano state Livorno e Cittadella, poi non solo non promosse, ma mai in corsa per la promozione diretta e, addirittura nel caso dei labronici, pure retrocessi.

Insomma, si può toccare ferro là in alto, ma pure stare abbastanza tranquilli, perché la consistenza di chi guarda già tutti dall’alto è notevole: in particolare quella del Frosinone, che non dà spettacolo, ma mostra già più solidità rispetto alla scorsa stagione anche nella gestione dei momenti più difficili.

Carpi e Parma, viva la praticità

I ciociari hanno già un +2 su Palermo e Empoli, le altre candidate alla promozione diretta: vuol dire poco, ma aiuta, anche se lo 0-0 dei siciliani a Brescia con la squadra B fa capire che la squadra di Tedino prima o poi la testa la prenderà, forse senza lasciarla più. Vanno invece verificati, ma il tempo non manca, la tenuta del Perugia spettacolo, autore di 9 gol in due partite (record assoluto per il campionato) e delle tetragone Parma e Carpi, due delle squadre con Palermo e Venezia ancora senza gol subiti: alle due emiliane non è certo mancata la fortuna nelle prime giornate, rosa e ambizioni sono differenti, ma se la promozione diretta sembra troppo per entrambe, questi punti in chiave playoff promettono di farsi sentire in primavera.

Quella zona retrocessione che non c'è

Al contrario, chi va male, va male male: tre le squadre senza punti, tutte senza gol segnati. Fa specie vedere ancorate sul fondo il Novara e soprattutto lo Spezia, abituato ai playoff: il ridimensionamento era nell’aria, ma la squadra di Gallo ha tutto per una salvezza tranquilla, al pari della spumeggiante Ternana targata Unicusano e Pochesci: nonostante’ un mercato di retroguardia, a dispetto delle ambizioni sbandierate, i rossoverdi fanno divertire e dopo aver fermato l’Empoli hanno segnato tre gol a Salerno. Meno ottimismo in casa Pro Vercelli, ad oggi la più debole del gruppo, a livello di qualità ed esperienza. Un bel guaio, dato che nella Serie B 2017 è difficile capire chi sarà promosso e ancora di più chi scenderà…