Uno dei rimpianti dell'Inter per la sessione di calciomercato appena conclusa è sicuramente quello di non aver acquistato un difensore di livello da regalare al tecnico nerazzurro, Luciano Spalletti, che adesso ha a disposizione solo tre centrali di ruolo: Milan Skriniar, Joao Miranda ed Andrea Ranocchia e, all'occorrenza sarà adattato il terzino destro, Danilo D'Ambrosio, oltre ad essere promosso in prima squadra il giovanissimo Zinho Vanheusden, laureatosi campione d'Italia con la Primavera lo scorso anno.
Il direttore sportivo, Piero Ausilio, ha svelato come si sia cercato, gli ultimi giorni di mercato, di portare a Milano il difensore tedesco dell'Arsenal, Shkodran Mustafi, ma la trattativa è saltata non per le richieste del club inglese che, anzi, aveva accettato la cessione in prestito con obbligo di riscatto, bensì per le richieste economiche del centrale ex Valencia e Sampdoria, che ha chiesto un contratto da quattro milioni di euro a stagione più bonus.
Inigo Martinez primo obiettivo
L'obiettivo numero per rinforzare il reparto arretrato, però, era il difensore spagnolo della Real Sociedad, Inigo Martinez. Il centrale, classe 1991, ha un contratto in scadenza nel 2021 e all'interno c'è una clausola rescissoria da trenta milioni di euro. E' stata proprio questa cifra a bloccare tutto visto che l'Inter non voleva pagare l'intera clausola, ma voleva trattare a cifre inferiori ma il club spagnolo non ha voluto sapere ragioni e ha preteso che, per cedere il proprio gioiello, si dovesse pagare l'intero importo della clausola rescissoria in un'unica soluzione.
Non è escluso che il nome di Martinez non possa tornare di moda già a gennaio visto che Suning dovrebbe potersi muovere con maggiore libertà a partire dalla sessione invernale di calciomercato visto il congresso del Governo cinese che si terrà il 19 ottobre e che potrebbe eliminare il blocco per gli investimenti verso l'estero.
Altro nome accostato al club nerazzurro è stato quello del difensore del Sassuolo, Francesco Acerbi, ma il suo acquisto è stato stoppato dall'approdo a Milano del tecnico, Luciano Spalletti, e del direttore dell'area tecnica, Walter Sabatini. Come ammesso dal suo agente, infatti, la trattativa procedeva spedita prima del loro approdo, con colloqui e riunioni sempre più frequenti per trovare un accordo con il Sassuolo. Difficile, in questo caso, che il suo nome possa tornare di moda a gennaio visto che Spalletti e Sabatini hanno intenzione di puntare su altri profili.