E adesso che il 31 agosto è stato scollinato e che i tifosi potranno prendersi un po’ di pausa dall’obbligo, e pure dallo stress, di restare informati sulle trattative della propria squadra, che per tre mesi non si parli più di calciomercato. Ok, non facciamoci troppe illusioni, perché già da novembre si inizierà a riferire di rumors e trattative tanto per le squadre che staranno già volando, pronte a completare l’organico per sognare la promozione, quanto ovviamente per chi starà andando male.
Mercato senza fine: ora gli svincolati
Insomma, quello tra la Serie B e il mercato è solo un arrivederci a breve, anzi brevissimo tempo, dato che per direttori sportivi e agenti ci sarà solo il tempo per rifiatare qualche settimana e poi il lavoro riprenderà sottotraccia.
Il tutto senza contare che già da adesso, e fino al 20 settembre, sarà possibile tesserare i giocatori svincolati, quelli già privi di contratto al 30 giugno o quelli che hanno rescisso un accordo in essere entro il 31 agosto. I nomi illustri non mancano, da Alberto Gilardino a Rolando Bianchi, due bomber esperti e di lusso, o quasi, per queste latitudini: il primo ha detto no a tante proposte da A, B e estero, il secondo ha rotto forse troppo tardi con la Pro Vercelli per poter sperare in un ingaggio, pur essendo andato ad un soffio dal Cesena che ha poi preferito virare su Daniele Cacia, chiamato a segnare tanti gol per la salvezza dei romagnoli (ne basteranno quattro per eguagliare il primato di Stefan Schwoch come miglior cannoniere della storia del campionato cadetto).
Bari e Cesena: che chiusura!
La valutazione dell’ultimo giorno di trattative porta in evidenza un paio di squadre, capaci di muoversi non solo tanto, ma pure bene: lo stesso Cesena, che aggiungendo Di Noia a Cacia, dopo i difensori Rigione e Scognamiglio agganciati al penultimo giorno, ha dato una sistemata alla squadra disastrata vista nel posticipo di Bari, ma pure la stessa formazione di Fabio Grosso, che forse proprio grazie all’entusiasmo creato dalla prima vittoria, e in generale dall’ottimo precampionato, si è puntellata con Gyomber e Cissé, il primo bel tassello difensivo pronto al riscatto dopo le difficoltà di Roma, il secondo jolly d’attacco che sarà molto utile in più posizioni del tridente e pronto a lottare per un’altra promozione dopo quella ottenuta a Benevento.
Ovviamente però un’analisi completa del mercato spinge a valutare pure ciò che è stato fatto nei precedenti due mesi all’agosto come sempre molto intenso e quindi in sede di bilanci non si può che partire dal Parma, un’altra squadra che, come il Bari, si è completata con una stella del Benevento come Fabio Ceravolo: la sensazione è che rispetto al sogno Matri, inseguito a lungo, ma forse solo rinviato, l’attaccante calabrese sia più funzionale rispetto all’ex juventino per il gioco della squadra di D’Aversa, costruita proprio come il Bari per giocare con un tridente.
In questo senso Ceravolo, come Cissé, potrà ricoprire il ruolo di punta centrale o di esterno. Ecco allora che se la duttilità del tridente di mezze punte del Benevento di Baroni era stato un segreto del successo dei sanniti, ora Bari e Parma potrebbero sfruttare le stesse caratteristiche per giocarsi un ruolo alle spalle delle favoritissime.
Serie B, le gerarchie non cambiano
Dovendo infatti rivisitare la griglia di partenza ideale stilata prima del via del campionato, a mercato aperto, nulla infatti è cambiato almeno nelle prime tre posizioni: Frosinone, Palermo ed Empoli sembrano avere una marcia in più, in particolare le prime due, grazie a scelte di mercato differenti. I ciociari, a dispetto delle voci di ridimensionamento dopo il ko contro il Carpi, hanno tenuto i migliori innestando elementi di spessore (Beghetto, Ciano…) e un allenatore preparato come Longo, i siciliani hanno innestato una rosa quasi inalterata con la bravura del nuovo tecnico Tedino, mentre i toscani hanno cambiato molto, in campo e in panchina, e per questo necessitano di più tempo, come evidenziato dalle prime uscite, ma la qualità della rosa, grazie anche all’ultimo colpo Ninkovic, è super.
Mercato Serie B, le delusioni
Solo il campo poi dirà chi tra Pescara, Cremonese e Perugia, ovvero le altre squadre che si sono ben mosse sul mercato, riuscirà a stare agganciata più facilmente ai playoff, o magari impensierire le squadre in corsa per la promozione diretta, più facile è stabilire chi la lunga estate l’ha sfruttata male. Perché se il Carpi si è salvato in extremis con colpi interessanti (ma alla fine è mancato qualcosa in attacco nonostante l'innesto di Manconi), non è stato così in parte per la Salernitana, beffata per Cacia e alle prese con i soliti difetti di crescita della gestione Lotito, ma soprattutto per Ternana e Venezia: i lagunari hanno colpito per immobilismo, i rossoverdi per la quantità di operazioni dalle categorie minori che lasciano scoperto e incompleto in particolare l’attacco. E non spiegano l’iniziale entusiasmo di Unicusano con la promessa della A in due anni…