Era arrivato all'Inter come una delle stelle nascenti del calcio, quello che avrebbe fatto fare all'Inter il salto di qualità. Invece Gabriel Barbosa Almeida, per tutti Gabigol, all'Inter ha fatto ben poco. Complice il poco utilizzo durante la stagione l'attaccante brasiliano è riuscito a collezionare appena 9 presenze in campionato e un solo gol. Certo, l'annata dell'Inter non è stata delle migliori: tre tecnici in un anno (De Boer, Pioli e Vecchi) non sono facilmente conciliabili con una buona posizione di classifica (Zamparini/Palermo insegna).

Però il 21enne campione olimpico non è riuscito a lasciare il segno nel cuore degli interisti, siglando solo una rete contro il Bologna nel girone di ritorno.

Il trasferimento al Benfica

E così durante la sessione di calciomercato estiva Gabigol è stato ceduto al Benfica con la formula del prestito annuale con diritto di riscatto. Sicuramente l'Inter, dopo averlo pagato 30 milioni di euro, non poteva lasciarlo andare a cuor leggero e la sua valutazione, dopo l'annata storta, non era certo paragonabile a quella del trasferimento in nerazzurro. Dunque dopo due campionati Paulisti con il Santos e l'Olimpiade con il suo Brasile, eccolo approdare nel campionato portoghese. Anche qui, purtroppo, la sua avventura non è cominciata benissimo.

Nonostante questo il giovane asso carioca non si è lasciato abbattere e ha aspettato il momento giusto per mettere in mostra le sue capacità.

Il primo gol al Benfica

La prima segnatura non arriva in campionato ma nella coppa nazionale. Lancio dalla trequarti e inserimento perfetto, stop di coscia e pallonetto a scavalcare il portiere.

Niente da dire, un gol bellissimo. A dirla tutta un gol con il Benfica lo aveva già fatto poco meno di un mese fa, ma era stato annullato ingiustamente per un fuorigioco inesistente.

Bellissimo gol, esordio in Champions League qualche giorno prima e conquista, partita dopo partita, della fiducia dell'allenatore.

Gabigol a 21 anni può davvero ritagliarsi un posto tra i grandi giocatori del nostro tempo, anche se l'inizio nel calcio europeo non è stato dei più semplici. È vero, si dice sempre che il nostro campionato è molto più competitivo di quello argentino o di quello brasiliano, ma ci sono giocatori che questa differenza la sentono molto poco (vedi lo juventino Betancur, ad esempio). Di sicuro sentiremo ancora parlare di Gabigol, sia che il suo futuro sia a Milano sia che continui la sua avventura in Portogallo.