La notizia era nell'aria, la Fidelis Andria dopo aver sondato il mercato degli allenatori ha deciso di affidare la conduzione tecnica della prima squadra ad una vecchia conoscenza del calcio di Serie C, Aldo Papagni. Il mister torna in una piazza che conosce molto bene per aver allenato quei colori in tante stagioni e, a tutt'oggi, detiene un singolare primato quello cioè di aver collezionato il maggior numero di panchine proprio con l'Andria. La presentazione dell'allenatore avverrà oggi, martedì 14 novembre, presso la sala stampa dello stadio 'Degli Ulivi' di Andria.

Si tratta, insomma, di un gradito ritorno proprio in un momento delicato del campionato della squadra pugliese che non ha ancora vinto una gara.

Viterbese, altro esonero in vista?

Da Andria a Viterbo, dove la squadra di casa, la Viterbese, potrebbe decidere, dopo aver esonerato il tecnico Bertotto, di cambiare nuovamente allenatore. Il nuovo tecnico Nofri da quando siede sulla panchina dei laziali, da circa un mese, non ha assaporato ancora la gioia di una vittoria. E puntualmente, come riportato su TMW, si riparla di un nuovo avvicendamento. Tra le varie indiscrezioni si è fatto il nome di Luca Prina, buon conoscitore della serie C, e contattato a suo tempo dalla Viterbese dopo l'allontanamento di Bertotto.

Vicenza, tutto pronto per la cessione del club

A Vicenza, intanto, sembra essere arrivata l'ora della cessione alla società arabo-lussemburghese Boreas Capital. Nella mattinata di ieri, l'assemblea degli azionisti ha dato il nulla osta all'operazione ratificando il preliminare dell'atto di vendita. È prevista per oggi una conferenza stampa presso lo Stadio Romeo Menti per illustrare i punti salienti dell'operazione che si concluderà come riporta Trivenetogoal.it, tra circa un mese.

Criscitiello contesta duramente il format

Chi ha duramente contestato il format dell'attuale serie C è stato il direttore di TMW Michele Criscitiello, sito specializzato del settore che segue 24 ore al giorno le vicende del campionato. Partendo da un'oggettiva, difficile situazione che sta vivendo il calcio italiano in genere, il direttore ha suggerito che la serie C potrebbe trovare maggiore visibilità e prestigio riducendo a 40 il numero delle squadre partecipanti.

'La serie C di quest'anno è più bella della serie B. Partite più combattute e piazze da urlo. Livorno, Catania, Lecce, Alessandria, Cosenza, Pisa, Padova, Triestina e tante altre' ha affermato Criscitello. Se queste squadre fossero comprese in due gironi da 20, utilizzando parametri più severi per l'iscrizione ai campionati, se ne avvantaggerebbe l'intero movimento.

La sua analisi è continuata parlando dei casi di Modena, Vibonese e dell'assurdo turno di riposo settimanale delle squadre. La politica dei giovani non deve essere obbligatoria, in quanto rappresentano 'le terze scelte delle grandi squadre e tolgono posto a calciatori che invece possono allungare la loro carriera che spesso finisce a 22-23 anni'.

La stoccata finale è rivolta all'AIC perché, secondo il direttore, 'non tutela gli interessi dei calciatori ma pensa troppo a fare politica'. Ma la sua critica non risparmia neanche Gravina ed a proposito dei play off Criscitiello si dichiara assolutamente contrario alla partecipazione di tanti club. 'Troppe squadre per un solo posto in B. Sembra un'insalata mista dove mancano aceto e olio', questo il suo commento finale.