Venerdì 10 novembre, ore 20:45, alla Friends Arena di Solna, l'Italia si troverà ad affrontare una delle partite più pericolose della sua storia. Infatti, solamente in due occasioni la Nazionale nostrana non ha partecipato alla fase finale di un mondiale: nel 1958 e nel 1930. In quest'ultima edizione, però, non giocò per scelta della Federazione stessa, per ragioni ancora non troppo chiare. Nel '58, invece, disputò la partita decisiva per l'accesso alla Coppa del Mondo il 15 gennaio a Belfast contro l'Irlanda del Nord, con il mondiale che si sarebbe giocato l'estate seguente proprio in Svezia.

I nordirlandesi vinsero per 2-1, e gli azzurri furono per la prima volta eliminati dalla fase finale della competizione intercontinentale.

La Svezia

Il CT Jan Andersson ha trascinato la propria squadra - ormai orfana di Ibrahimovic - ai playoff mondiali grazie ad un secondo posto ottenuto nel girone vinto dalla Francia. Stella indiscussa della Nazionale è Forsberg, talento del Red Bull Lipsia. La nazionale scandinava fa delle corsie esterne la propria arma principale. Consolidata la titolarità del portiere Olsen, il 4-4-2 svedese permette alla squadra di puntare sulla velocità degli esterni di centrocampo Johansson e Forsberg. Alle loro spalle, generalmente agiscono un terzino destro di contenimento come Granqvist e uno sinistro di spinta come Augustinsson.

Contro l'Italia sarà squalificato Lustig per la prima partita, e al suo posto dovrebbe esserci Krafth, esterno del Bologna, che dovrebbe essere impiegato come terzino destro, con l'accentramento di Granqvist chiamato a far coppia con Lindelof. Proprio quest'ultimo appare molto in difficoltà col suo nuovo club, il Manchester United di Josè Mourinho, e non sembra essere troppo sereno.

Sulla mediana dovrebbero agire due calciatori di ottima fantasia come Sam Larsson del Feyenoord e Claesson del Krasnodar. Davanti, la coppia Berg-Toivonen si completa alla perfezione, unendo la tecnica di quest'ultimo ai movimenti da numero 9 del primo. Dalla panchina, invece, potrebbe subentrare John Guidetti, che può rivelarsi un'arma letale a partita in corso.

La Svezia, contrariamente a quanto si possa pensare, gode di buone individualità che le permettono di essere pericolosa anche in fase offensiva. La nazionale di Ventura dovrà porre particolare attenzione alla velocità degli esterni di centrocampo, in particolare a quella di Forsberg.

L'Italia

Sembra esserci, in casa Italia, un grande dubbio: il 3-5-2 o il 4-2-4. Quest'ultimo potrebbe essere un buon espediente per disturbare il gioco della Svezia sulle corsie esterne, a patto che i nostri esterni alti siano pronti ad aiutare i terzini che, altrimenti, sarebbero coinvolti in frequenti 2 contro 1, dovendo fronteggiare l'esterno di centrocampo e di difesa avversario. In caso di 3-5-2 (che per ora appare più probabile) la grande capacità che dovrebbe avere l'Italia è quella dello scivolamento difensivo verso la fascia in cui attacca la formazione scandinava.

Proviamo ad ipotizzare Buffon in porta, la "BBC" in difesa, Candreva e Darmian sugli esterni, De Rossi, Verratti e Parolo in mediana, con la coppia Zaza-Immobile in attacco. In caso di proiezioni offensive svedesi da destra, Chiellini dovrebbe andare a fare il terzino sinistro puro per fronteggiare l'esterno destro avversario, con Darmian che ripiegherebbe sulle eventuali discese del terzino destro, mentre Candreva andrebbe a scalare sull'altra fascia dopo il movimento verso il centro di Barzagli e Bonucci. Inversamente avverrebbe la stessa cosa: in caso di attacco da sinistra, Barzagli andrebbe a fare il terzino destro aiutato da Candreva, mentre Bonucci e Chiellini muoverebbero verso il centro, con Darmian pronto ad occupare la corsia di sinistra.

Probabili formazioni:

Svezia (4-4-2): Olsen; Krafth, Granqvist, Lindelof, Augustinsson; Johansson, Larsson, Claesson, Forsberg; Toivonen, Berg.

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, De Rossi, Verratti, Darmian; Zaza, Immobile.