Sarà molto complicato vederlo ancora in blucerchiato l'anno prossimo. Tutte le big lo cercano e lo corteggiano. A fronte di un'offerta vicina ai 20-25 milioni, torreira potrebbe partire. Nel frattempo però, i tifosi doriani vogliono godersi il loro talento più splendente.

Periodo pescarese

Lucas Torreira arriva a Pescara con non troppe aspettative. In sordina, un po' come tutto l'inizio della sua carriera. Dopo un anno e mezzo di primavera, inizia a muovere i primi passi in prima squadra nel ruolo di trequartista. Massimo Oddo, ex tecnico degli abruzzesi, decide però di spostarlo in cabina di regia.

La Sampdoria lo acquista nel 2015, salvo poi lasciarlo in prestito al Pescara. Il primo anno di Serie B da protagonista non è molto esaltante, e così nel 2016 torna a Genova per la consacrazione.

La splendida regia doriana di Lucas Torreira

Giampaolo ci punta sin da subito: le chiavi della regia della Sampdoria sono sue, e Lucas inizia a ripagare la fiducia a suon di prestazioni brillanti che lo fanno finire nel mirino delle big. Per fortuna, però, Ferrero ha resistito. Per fortuna sì, perché altrimenti non ci saremmo goduti il suo nuovo inizio di stagione esaltante. Sembra davvero non mancargli nulla: coniuga la grande capacità di dettare i ritmi della partita ad un ottimo temperamento. La classe c'è, ed è a livelli altissimi: il piede destro è in grado di incantare; la gestione dei tempi di gioco anche, senza parlare della sua grande capacità di giocare sia sul lungo che sul corto.

Il "David Pizarro doriano" riesce a stupire anche per l'ottima abnegazione in fase difensiva, nonostante i suoi 168 centimetri. Forza fisica, tanta corsa e capacità di leggere in anticipo i movimenti avversari. Riesce, nonostante la stazza, a reggere il confronto con chiunque senza andare in affanno. Infatti, molto importante per la squadra di Marco Giampaolo è la sua capacità di ribaltamento delle azioni, da difensive a offensive.

Recupera il pallone velocemente e sa già chi servire per far ripartire la transizione. Roba per pochi...

Sensazioni future

Le difficoltà, in caso di un prossimo salto in una big, ci saranno e ci sono per tutti. Ma l'impressione è che il "piccolo grande Torreira" a livelli più alti possa esprimersi con ancor più efficacia. Infatti, talvolta, mente i compagni sembrano chiedergli il pallone sull'esterno per non dialogare nel traffico difensivo avversario, Lucas sembra cercare triangolazioni strette per vie centrali di livello calcistico altissimo.

A volte, però, i vari Quagliarella, Zapata e Caprari non sembrano in grado di parlare la sua stessa "lingua calcistica" così elevata e così complicata al contempo.

Probabilmente con Dybala, Borja Valero, Perotti o Suso (solo per fare alcuni esempi) potrebbe riuscire a dialogare come vorrebbe. Insomma, Lucas Torreira sembra avere un "QI calcistico" di livello più alto dei suoi compagni, nonostante il grandissimo campionato dei ragazzi di Giampaolo. La sensazione è che il prossimo anno vedremo il centrocampista uruguayano dialogare con i suoi "pari" da qualche altra parte d'Italia. E ci sarà da divertirsi.