Per i tifosi rossoneri non c'è molto di festeggiare. Dopo il sollevamento dall'incarico di Vincenzo Montella, la società di via Aldo Rossi ha puntato tutto su Gennaro Ivan Gattuso, il ritorno del figliol prodigo. L'esonero di Vincenzo Montella ha suscitato molto scalpore e perplessità da parte dei tifosi, non è stato così per l'insediamento sulla panchina del neo promosso Gattuso. Nuovo tecnico che fin da subito non ha riscosso molto consenso dalla tifoseria per quel che riguarda la guida tecnica; acclamato a gran voce invece il suo carattere, la sua passione.
Quello che i tifosi definiscono "DNA Rossonero", grinta che però, almeno per adesso, è rimasta solo all'ex centrocampista rossonero. La squadra vista a Crotone non sembrava cambiata di una virgola rispetto a quella vista nelle partite precedenti. Tempo, duro lavoro e costanza serviranno ai rossoneri per tornare quelli di un tempo e non solo in campo.
3-5-2 o 4-3-3
Come visto, il Milan di Gattuso prosegue lungo il solco calcato da Montella, adottando ancora un 3-5-2, cercando di dare spazio a tutti i top players. Modulo visto in campionato col Benevento e in Europa League con il Rijeka. Il Milan ha prima pareggiato 2-2 con un gol al 90' del portiere del Benevento Brignoli e poi perso 2-0 con una prestazione decisamente sotto tono.
Domenica 10 dicembre, alle 20:45 il Milan affronterà il Bologna, mister Gattuso pensa ora ad un 4-3-3, cercando di velocizzare la manovra.
Un attacco che non segna
Comune denominatore delle ultime partite del Milan è l'attacco. Un attacco che vede come protagonisti Andrè Silva, Nikola Kalinic', Patrick Cutrone. In tre per un solo posto, ma il vero problema per Gattuso è che questo attacco non segna.
Con un Andrè Silva che pareva essere in stato di grazia in Europa League, condizione che sembra essere cambiata dopo la partita col Rijeka, ma decisamente sotto tono in campionato. Nikola Kalinic' che dopo la partita col Benevento sembra essersi sbloccato ma comunque non ancora ai livelli della sua esperienza alla Fiorentina.
Patrick Cutrone che è rimasto a Milanello secondo le volontà di Vincenzo Montella, attaccante sul quale però una squadra come il Milan non può fare totale affidamento, in quanto Cutrone ha solo 19 anni. Incredibile nota in comune a tutti gli attaccanti è la loro prolificità in nazionale. Con Andrè Silva bomber del suo Portogallo, un Kalinic' sempre in forma nella nazionale croata e Cutrone che con l'Under 21 azzurra è un titolare inamovibile. I tifosi si aspettano molto da questi giocatori; uno su tutti Andrè Silva, pagato 40 milioni di euro. Ora tocca a mister "Rino" Gattuso mettere in condizione gli attaccanti di segnare e far sì che sia valsa la pena di investire tanto su di loro. E ora parola al campo.