L'Inter di Luciano Spalletti ha confermato la propria imbattibilità anche contro la Juventus. La squadra nerazzurra è infatti l'unica in Europa a non aver ancora perso una gara ufficiale in questa stagione. Nel post partita, il tecnico di Certaldo si presenta d'avanti ai microfoni per le interviste di rito. Il mister nerazzurro è soddisfatto, ma consapevole che i suoi undici, forse per timore reverenziale, non hanno espresso il miglior calcio della stagione. Poi chiarisce sull'episodio del botta e risposta con Chiellini.

Iniziamo dal siparietto

Luciano Spalletti, durante la sua intervista, chiarisce il siparietto avuto con Giorgio Chiellini che a fine primo tempo si era lamentato con l'arbitro: "A Chiellini ho detto di lasciar lavorare l'arbitro, ma sono io che ho sbagliato.

Chiellini ha detto che ha parlato con calma e anche l'arbitro mi ha confermato. Ho frainteso io. Non avrei firmato per la vittoria a Roma e il pareggio con Napoli e Juventus perchè bisogna sempre puntare in alto. Noi vogliamo vincerle tutte e dobbiamo riflettere sul perchè non ci siamo riusciti. Loro hanno giocato meglio nel secondo tempo, queste partite sono determinate da piccoli episodi".

Analisi sulla gara

Luciano Spalletti analizza la gara giocata contro la Juventus: "In alcune frazioni di gioco abbiamo perso qualche pallone di troppo, soprattutto nella seconda parte. Ho chiesto ai giocatori di stare tranquilli. Ma va bene così, soprattutto quando vieni a prendere un punto in questo stadio.

Dobbiamo capire che questo tipo di confronto ce lo siamo meritati perchè abbiamo delle qualità. Dico questo perchè in alcuni momenti sembra che non ce lo meritiamo e che siamo qui per caso". Il tecnico di Certaldo si toglie un piccolo sassolino: "Siamo passati da una squadra che aveva fortuna, a una squadra da scudetto. Così non va bene".

Spalletti svela il timore della sua Inter

"Ricordiamo che veniamo da tre stagioni disastrose e, arrivati a questo punto, è come se non crediamo di essere al primo posto. Contro la Juventus potevamo fare di più, ci è mancata la rabbia e ci siamo accontentati troppo del punto. Dovevamo fare più possesso palla e cercare di più Brozovic.

Nel primo tempo abbiamo gestito noi il gioco, ma loro hanno una rabbia e determinazione che noi ancora non abbiamo. In attacco abbiamo fatto poco, soprattutto con Candreva, Perisic e Icardi. Ma sapevamo che sarebbe stata una gara difficile". Conclude l'allenatore nerazzurro.