Nel calcio esistono le partite come il derby o altre sfide speciali come queste, una di quelle cariche di motivazioni, vecchie ruggini e rivalità che accendono il match. cagliari Napoli è uno di quegli incontri molto particolari, che per i tifosi rossoblu rappresenta la partita delle partite, quella da giocare con il coltello tra i denti, senza mai mollare nemmeno di un centimetro.

Ma perché questa rivalità è nata e si accuita nel tempo?

Tutto ebbe inizio nel campionato 1992/93 quando dopo il passaggio al Napoli dell'uruguaiano Daniel Fonseca, lo stesso venne al vecchio stadio Sant'Elia per sfidare la sua ex squadra.

Dopo aver subito i fischi durante tutto il match, all'uscita dal campo l'uruguagio rivolse il gesto dell'ombrello ai suoi ex tifosi, che non gradirono per niente riservandogli sempre orde di fischi sonori, ogni qualvolta da avversario si è presentato a Cagliari.

Ma l'episodio principe risale al 15 giugno 1997, data dello spareggio per non retrocedere in serie B tra Cagliari e Piacenza. La partita si giocò a Napoli allo stadio San Paolo, con il tecnico emiliano che aveva gia firmato con il Napoli. I tifosi del Cagliari sbarcarono nel capoluogo campano con la nave, e vennero "accolti" dai tifosi napoletani con lanci di pietre e, successivo "vilipendio" della gloriosa bandiera rossoblu. Un atto vile e fuori luogo che ovviamente fece andare su tutte le furie i supporters cagliaritani.

I rossoblu perdettero lo spareggio e retrocessero nella serie cadetta, al termine di una partita drammatica che dopo vide i tifosi di Cagliari e Napoli proseguire negli scontri. Da questo momento ogni partita tra le due squadre è diventata una vera e propria battaglia, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Gli scontri tra tifosi diventarono una routine, ed il Cagliari si rese protagonista soprattutto tra le mura amiche, di sfide epiche che sono ancora oggi rimaste nella storia.

Su tutte certamente ricordiamo quella che risale all'anno 2008, quando i sardi sotto per 1-0 fino al 92esimo, in due minuti furono capaci di ribaltare il risultato, con gol di Alessandro Matri e sul fischio finale di Daniele Conti.

Lo storico capitano rossoblu disse "Per me quella partita contava più di ogni altra cosa, e quel gol è il più importante di tutta la mia carriera".

Parole e musica che alle orecchie dei tifosi cagliaritani, risuonano ancora come un vero e proprio inno, dichiarazioni che hanno reso Conti un idolo assoluto, e continuano a dare a questa sfida il sapore della Partita con la P maiuscola.