Il Napoli a San Siro per mantenere il testa a testa con la Juventus, l'Inter per dimostrare che la corsa per la qualificazione in Champions League è ancora possibile. Questi gli animi e le ragioni prima del fischio di inizio. E sono proprio queste, forse, ad aver influenzato la sfida.

PRIMO TEMPO - Squadre guardinghe che si studiano: gli azzurri cercano gli spazi e provano a mettere in pratica il loro gioco, i nerazzurri attendono e chiudono bene gli spazi. Poche occasioni, tanto possesso palla. Unica occasione degna di nota quella di Antonio Candreva, ma i milanesi non trovano il vantaggio.

SECONDO TEMPO - Napoletani più vivi e dinamici, gli avversari accusano la stanchezza. Due le occasioni per Lorenzo Insigne, una per Dries Mertens. Nessuna di queste, però, va a buon fine. Complice un'Inter che concede poco. Rispetto al solito, a fine partita, le occasioni del Napoli sono inferiori alla media stagionale.

Il muro

Se nel Napoli Mertens e Insigne si mettono in luce, protagonista indiscusso è stato senz'altro il centrale difensivo del Biscione, Milan Skriniar. Un vero baluardo difensivo, presente sempre con ottima scelta di tempo e precisione. Specialmente nelle incursioni da sinistra a destra di Insigne, costretto anche a un fallo da ammonizione. Al difensore nerazzurro è mancato solo il gol, negato da un palo, per suggellare al meglio la sua prestazione da incorniciare.

Dubbi

Un gioco diverso rispetto agli anni passati, ma l'Inter ha mostrato, particolarmente nelle ultime giornate, diversi limiti strutturali e nella costruzione del gioco. L'entusiasmo di inizio stagione si è spento e sembra mancare qualcosa. L'analisi viene direttamente dall'allenatore, Luciano Spalletti: "In molti parlano sempre di una grande squadra.

Forse ci hanno sopravvalutato. Non vedo tutto questa qualità di cui parlano in molti". Dichiarazioni smorzate da Antonio Candreva: "Può esserci del vero, ma credo che queste siano cose dette anche per stimolarci. Non abbiamo passato un grande periodo e noi facciamo una corsa con noi stessi. Crediamo ancora di poter raggiungere dei buoni obiettivi.

Dobbiamo lavorare sodo come sempre".

Alla luce di questi risultati, la Juventus potrebbe portare a 4 i punti di vantaggio sul Napoli, che resta in corsa per lo scudetto. Più giù grande duello per i posti che valgono l'Europa. In fondo ancora tutto da vedere per la salvezza. Commovente la partita a Firenze tra Fiorentina e Benevento, segnata dal ricordo per il difensore della Viola, Davide Astori, scomparso una settimana fa.