L'Inter in piena lotta per un posto in Champions League. Il derby d'Italia contro la Juventus potrebbe essere fondamentale in tal senso ed il fatto di affrontare una squadra il cui recente calo ha rimesso in discussione anche la lotta-scudetto, rende davvero il match di San Siro ad alta tensione. Ma del resto le sfide tra Inter e Juve non sono mai state e non saranno mai banali e prive di motivazioni. Più che altro la situazione della squadra di Luciano Spalletti è surreale: se la Beneamata si è tenuta a galla superando un periodo invero difficile, il merito è soprattutto di tre giocatori che non erano stati decisivi nella fase in cui la squadra era in testa al campionato, negli ultimi mesi del 2017.

Due di loro non erano titolari fissi, l'altro non era ancora arrivato in Italia. La crescita di Joao Cancelo, il ritorno di Marcelo Brozovic a livelli 'epic' ed il colpo di mercato legato a Rafinha hanno consentito all'Inter di fare un salto di qualità: se il gioco nerazzurro oggi è più imprevedibile e Spalletti possiede più soluzioni per far male agli avversari, il merito è soprattutto di questi tre giocatori. Tre 'precari', perché Cancelo e Rafinha sono in prestito e Brozovic ha vissuto a lungo una situazione da 'separato in casa'. Il suo nome, nonostante l'eccellente rendimento delle ultime gare, figura ancora sulla lista dei cedibili per la prossima sessione di calciomercato.

Cancelo e Rafinha, la difficoltà del riscatto

Cancelo e Rafinha sarebbero due fantastici punti di partenza per l'Inter della stagione ventura, ma ad oggi è difficile ipotizzare il loro futuro. L'intenzione della società è quella di riscattare entrambi i giocatori, ma serve una liquidità di cui Suning non dispone sempre per il problema del Fair Play Finanziario imposto dall'Uefa.

Nell'ultima stagione l'Inter lo ha rispettato e l'intenzione della proprietà è quella di proseguire su questa linea. L'affare Cancelo è direttamente connesso con l'intenzione del Valencia, società proprietaria del cartellino del portoghese, di riscattare Kondogbia dall'Inter. Sui costi delle rispettive operazioni c'è una plusvalenza di circa 10 milioni di euro in favore degli spagnoli.

L'Inter è intenzionata a chiedere uno sconto al Valencia, il quale sarebbe disponibile ad aprire la trattativa a patto che il club milanese rinunci alla clausola del 25 % sulla futura rivendita di Kondogbia. Più complesso l'affare Rafinha, il cui riscatto supera la cifra di 35 milioni più bonus che il Barcellona chiede per intero. Sulle richieste dell'Inter di avere uno sconto o rinegoziare l'affare con un nuovo prestito, il club catalano 'nicchia'. Dopo l'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi un anno, Rafinha è rinato a Milano ed avrebbe attratto l'interesse di altre società, specie in Premier League, pronte ad inserirsi nella trattativa nel caso in cui l'Inter non riesca a riscattarlo.

Inter, obiettivo liquidità

A conti fatti, serve un'entrata nelle casse del club nerazzurro. Una cospicua boccata d'ossigeno arriverebbe dalla qualificazione alla prossima Champions League che, però, attualmente è tutt'altro che in cassaforte. La via più semplice per ricavare denaro è quella di una cessione eccellente ed il sacrificato potrebbe essere Marcelo Brozovic, nonostante lo straordinario rendimento di fine stagione che, anzi, fa lievitare il suo valore. Ragion per cui l'Inter potrebbe chiedere per intero i 50 milioni della sua clausola rescissoria valida solo per l'estero. Naturalmente in questo momento è un discorso prematuro, ma entro il 30 giugno la proprietà interista dovrà maturare una decisione.

Tra i nodi da sciogliere anche quello legato a Joao Mario: dopo un avvio stentato, il portoghese ha convinto con la maglia del West Ham che però potrebbe anche non disporre dei 28 milioni necessari per riscattarlo dall'Inter. Pertanto, sembra destinato a tornare a Milano, ma è difficile che possa rientrare nei piani di Spalletti. C'è la speranza che il Mondiale lo rivaluti ulteriormente, ma gli affari più importanti vanno condotti in porto entro il 30 giugno. In tal caso il tempo non è alleato dei nerazzurri.