In serie B, un vero e proprio giallo sta agitando gli animi della Bari calcistica, in questi ultimi giorni.

Il motivo è sempre lo stesso e riguarda una presunta penalizzazione in classifica per alcune irregolarità amministrative per mancati pagamenti di irpef e contributi. Da giorni il Corriere del Mezzogiorno ha chiesto, esplicitamente, che il massimo dirigente del Bari, il Presidente Giancaspro, intervenga nella vicenda per smentire le continue voci che ormai si stanno diffondendo a macchia d'olio.

Il club continua a non smentire nessuna voce

In effetti, le news riportate dalla redazione sportiva del quotidiano pugliese, affrontano ogni giorno, oltre al consueto tema dedicato alla formazione di Grosso, la questione delicata della penalizzazione che la società potrebbe a breve scontare.

Da più parti viene mossa l'accusa alla società di non essere ancora intervenuta per chiarire se vi sono o meno eventuali situazioni di irregolarità nei confronti delle istituzioni federali.

In queste ultime ore, il rischio di tale possibilità sta scatenando la tifoseria del club biancorosso. E' intervenuta l'associazione Bari in Testa che, stanca dei ripetuti silenzi della società ha diramato un comunicato nel quale si legge che 'in merito alle indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, riguardanti presunti inadempimenti da parte della FC Bari 1908 che potrebbero portare ad una penalizzazione in classifica, l’Associazione Bari in Testa chiede alla società di fornire tutti i chiarimenti necessari'.

Il comunicato chiede maggiore rispetto per i tifosi che hanno il diritto/dovere di conoscere la verità per risolvere quanto prima la faccenda.

Interviene l'Associazione Bari in Testa

Il comunicato auspica l'infondatezza di tali voci per rasserenare gli animi e il cammino della squadra verso i play off. Ed a proposito della possibilità che l'ultima parte del campionato venga condizionato negativamente in classifica, il Corriere del Mezzogiorno rimarca l'attuale momento di impasse finanziario che sta attraversando il club, 'stipendi dei calciatori onorati a fatica, dubbi seri sul regolare pagamento di Irpef e contributi previdenziali' ed ancora 'interpellata ufficialmente con una mail delle 16.18, la società biancorossa si è ben guardata dal rispondere e dal voler fornire chiarimenti su una questione che è di dominio pubblico tra i tifosi'.

Insomma, un vero e proprio stillicidio che il club barese ha il dovere di far cessare per non surriscaldare ulteriormente il termometro del tifo che vuole a tutti i costi urgenti chiarimenti.