Giuseppe Rossi, per tutti “Pepito” Domenica affronterà la sua Fiorentina per la prima volta da ex, con la maglia del Genoa.

Giocatore spettacolare, professionista esemplare e uomo dalle spalle enormi, condannato da una miriade di infortuni, alcuni fin troppo gravi, che gli hanno impedito di sbocciare definitivamente.

Pepito contro la sua ex squadra

Un top player che non ha avuto la fortuna di raggiungere i più alti livelli della scala mondiale per colpa dei tanti giorni tra le infermerie dei non pochi club in cui ha militato.

Nato negli States, a Teaneck, cresce nel settore giovanile del Parma, fino all’età di 17 quando, nel 2004, un emissario dei Red Devils comprende di essere al cospetto di un futuro campione.

Debutta il medesimo anno in League Cup, contro Crystal Palace, poi anche contro i Gunners dell’allora Thierry Henry.

Già in quegli anni dimostra di saperci fare (vincendo anche il titolo di miglior giovane della Premier League nell’anno 2004-2005) ma è ancora troppo acerbo per avere un ruolo stabile alla corte di Sir Alex Ferguson e così nel 2007, dopo alcuni prestiti, viene ceduto al Villarreal per ben 11 milioni di euro. Lì Giuseppe Rossi diverrà “Pepito”.

Quel Pepito Rossi che ha incantato l’intera Italia, un gol alla volta, una giocata dopo l’altra, facendo sognare e ben sperare chiunque lo vedesse giocare, felice di avere un degno erede dei giocatori della nazionale campione del mondo nel 2006.

Poi gli infortuni, il calvario, il recupero e l’approdo a Firenze.

Gli anni a Firenze

Negli anni al cospetto dei Della Valle l’italoamericano incanta il Franchi, diventano in poco tempo il beniamino dei tifosi. Per la Fiorentina il Pepito è come un figlio, l’unico capace di rievocare i cori ultras dedicati ad Adrian Mutu. Molto probabilmente il treno per Santa Maria Novella non sarebbe mai passato se non fosse stato per quegli infortuni, sfortunati per il giocatori, fortunati per la Viola e i suoi tifosi.

Poi, come in molte storie, specialmente nel calcio, le strade si sono divise, vuoi anche per gli ulteriori stop e problemi fisici che hanno spinto società e giocatore a salutarsi, senza un “addio” bensì con un “arrivederci”.

Dopo i tentativi di recupero al Levante e poi al Celta Vigo, nel mercato invernale, Pepito torna nuovamente in Italia, sponda Genoa, e proprio con i Grifoni Domenica affronterà la sua seconda famiglia.

Dopo un inizio travagliato, finalmente questo Giuseppe Rossi sembrerebbe aver recuperato ed essere pronto sia atleticamente sia mentalmente, sperando che, rivedendo quei tifosi che lo avevano seguito di trasferta in trasferta, possa tornare a splendere e danzare con il pallone tra i piedi, sotto l’ovazione dei nuovi padroni di casa.

Ricordi e rimpianti

I tifosi viola non hanno dimenticato le gesta di Pepito, dalla doppietta proprio contro il Genoa, nel 2-5 di Marassi (11 settembre 2013), con cui fece capire a Montella (all’ora allenatore della Fiorentina) di avere un top player a disposizione, alla tripletta alla Juventus.

Un giocatore di cristallo e prezioso come tale, capace, quell’anno di giocarsi la classifica di capocannoniere della Serie A per quasi l’intera stagione, contro Immobile e Toni, nonostante l’ennesimo grave infortunio nel mezzo. Infortunio che tutt'Italia rimpiange. Infortunio che ha segnato Giuseppe Rossi nel suo secondo momento migliore, dopo quello al Villarreal.