Conte? Pochettino? Allegri? Guti? Macché. Sarà Julen Lopetegui il prossimo allenatore del Real Madrid.
L'attuale commissario tecnico della Spagna, infatti, ieri pomeriggio è stato ufficializzato dal club madrileno in qualità di erede della panchina lasciata vacante, non più tardi di due settimane fa, da Zinedine Zidane, firmando un contratto triennale. Nato ad Asteasu, piccolo paesino di circa 1300 abitanti della comunità autonoma basca, Lopetegui diventa a 51 anni (segno del destino) il 51esimo entrenador della storia madridista.
Una storia, quella con il Real, iniziata nel lontano 1985, quando a soli 19 anni entrò a far parte del Castilla F.C., squadra B del club blanco, dove vi rimase fino al 1988.
Fece rientro a Madrid l'anno successivo, collezionando appena una presenza nella stagione 1989/1990 nel derby finito 3-3 contro l'Atletico al 'Vicente Calderon'. Sarebbero dovuti trascorrere ben 18 anni prima del suo ritorno nella capitale iberica, stavolta in qualità di allenatore del Castilla: tuttavia Lopetegui rescisse il suo contratto dopo appena un anno. Nel suo curriculum anche una breve parentesi da opinionista televisivo, nel 2010, all'interno del programma sportivo 'Estudio Estadio' in onda sull'emittente TVE.
Lopetegui-Real, ma prima il Mondiale in Russia
Dopo il mondiale sudafricano, dunque, Lopetegui inizia il suo lungo rapporto personale con la 'Roja, guidando in successione Under 19, Under 20 e Under 21.
Con quest'ultima, inoltre, trionferà all'Europeo in Israele nel 2013 vincendo in finale 4-2 contro l'Italia di Devis Mangia, potendo contare su diversi calciatori che sarebbero, poi, diventati protagonisti nella nazionale maggiore (De Gea, Carvajal, Koke, Isco e Morata solo per citarne alcuni). Nel 2014 approda al Porto, esperienza tutt'altro che indimenticabile, poiché nel gennaio del 2016 viene esonerato per mancanza di risultati, sebbene la squadra fosse terza in classifica.
A luglio dello stesso anno, il ritorno in nazionale, stavolta quella maggiore: venne chiamato per sostituire Vicente Del Bosque, dopo il nefasto Europeo in Francia. Eccellenti, sin qui, i risultati ottenuti con la 'Roja': 14 vittorie, 6 pareggi e zero sconfitte, con ben 61 gol fatti e appena 13 subiti (70% vittorie). Questi numeri gli permisero il meritato rinnovo di contratto sino al 2020.
Di sicuro, il tecnico basco vorrà chiudere in bellezza la sua avventura con la Nazionale provando a vincere il Mondiale in Russia, per poi tuffarsi a capofitto in quella che, probabilmente, si appresta a diventare l'esperienza più galactica della sua carriera.