Bello, giovane e spregiudicato. Il Belgio di Roberto Martinez è stato senza alcun dubbio uno dei protagonisti indiscussi dei Mondiali di Russia 2018 e venerdì scorso, contro il favoritissimo Brasile, ha dato dimostrazione di essere una delle candidate alla vittoria finale del torneo. Il successo contro i pluridecorati campioni verdeoro ha lanciato definitivamente la nazionale dei "diavoli rossi", tornata in semifinale 32 anni dopo. In quell'occasione il Belgio si arrese, ad un passo dall'approdo in finale, soltanto davanti alla doppietta di Maradona, trascinatore dell'Argentina nel trionfo messicano.

Stavolta, ad opporsi nella marcia della talentuosa compagine rossa, è la Francia di Griezmann, avversario temibile ma che non può spaventare oltremodo una selezione che da anni ormai gravita ai vertici del ranking FIFA, pur non avendo ancora conquistato un grande torneo internazionale.

La nazionale degli 'imbattibili'

Il cammino della selezione belga durante l'intera manifestazione iridata e, nel percorso di preparazione verso Russia 2018, è stato pressoché entusiasmante. Il Belgio, infatti, è imbattuto ormai da 23 gare consecutive, configurando così un record personale e la serie più duratura tra tutte le nazionali partecipanti a questa edizione della Coppa del Mondo. L'ultima sconfitta risale infatti al 1° luglio 2016 ai quarti di finale di Euro 2016 per mano del Galles di Gareth Bale.

Da allora la formazione di Roberto Martinez ha inanellato una serie di 18 successi e 5 pareggi. Il Belgio, insomma, è una squadra abituata a vincere e che è riuscita a tracciare il momento più alto della sua storia

Il successo arriva dalla panchina

L'arrivo di Roberto Martinez sulla panchina del Belgio ha rappresentato una svolta epocale per i diavoli rossi.

Già in occasione delle scorse manifestazioni internazionali, tra Mondiali ed Europei, il Belgio aveva dato sfoggio del suo potenziale, ma non era riuscito a esprimerlo a tutto tondo. D'altronde, la nazionale allenata da Wilmots era ancora un gruppo composto da elementi talentuosi e dall'indiscusso avvenire, pur non avendo ancora raggiunto la maturità necessaria per andare in fondo a un torneo lungo con avversari di livello mondiale.

Adesso, con Martinez, l'atteso salto di qualità è finalmente arrivato: le nozioni tattiche dell'ex allenatore dell'Everton (da applausi l'impiego di Lukaku 'falso nueve' come fatto in passato con la maglia dei Toffees) e la corretta gestione degli uomini in dote ha permesso al Belgio di ritagliarsi finalmente uno spazio da "star" nel firmamento delle nazionali più forti del mondo