Due montagne da scalare: potrebbe descriversi così la situazione di Bari e Foggia, due club pugliesi accomunati da uno stesso destino, irto di difficoltà, anche se con due percorsi diversi, ma con un unico obbiettivo, la salvezza dal baratro di una retrocessione o, peggio ancora, da un fallimento, come nel caso del Bari.

Due capitoli attuali della lunga storia dei due club, con tante ombre e poche luci, a conferma che nel calcio anche se in ritardo c’è sempre una resa dei conti, quando mancano programmazione e trasparenza, fattori basilari non solo per le aziende calcistiche ma per ogni altra realtà imprenditoriale.

Bari: se non trovano 3milioni di euro, addio iscrizione al campionato di serie B

Iniziamo dalla drammatica situazione del Bari, alle prese con una scadenza impellente che se non venisse rispettata porterebbe direttamente il club biancorosso alla soglia del fallimento, ed infatti, come riportato da un Ansa, nelle ultime ore, per salvare il Bari occorrono circa 3milioni di euro per la ricapitalizzazione della società, giusta delibera dell’Assemblea straordinaria dei soci del 15 giugno scorso, per dare corso alla pratica dell’iscrizione al campionato di Serie B.

Inoltre, qualche giorno fa, il cda della società barese aveva deliberato per la sottoscrizione del 70% delle quote inoptate dai soci Cosmo Giancaspro, con Kreare Impresa, e Gianluca Paparesta e, a conclusione dei lavori, spesso interrotti per i toni altamente drammatici, il Presidente Giancaspro ha acquisito il 30% delle quote, mentre Paparesta ha sottoscritto lo 0,63%.

Ma, in mattinata, il club ha diffuso, in un primo momento, una nota con le modalità di sottoscrizione, i cui termini scadevano lunedì 16 alle 18, e subito dopo lo stesso ufficio stampa ha inviato una comunicazione di rettifica, in attesa della pubblicazione della stesura definitiva della delibera del cda sul sito biancorosso.

Insomma, tra mille incertezze, l’unica certezza è quella relativa alla scadenza imposta dagli organi federali per gli adempimenti relativi alla pratica dell ‘iscrizione al campionato di serie B 2018/19; dopo tutte le chiacchiere saranno spazzate dai fatti che diranno se il Bari è salvo o se, invece, dovrà affrontare l’ennesimo, amaro epilogo della sua storia calcistica.

Foggia, serve un'impresa sportiva per la salvezza

Altra storia a Foggia, dove, nelle ultime ore si è fatto sentire Marco Zambelli, il difensore che ha firmato per i prossimi due anni con il club rossonero: ‘Sono contento di essere ancora qui, ringrazio la Società ed il Direttore Nember che hanno voluto che io rinnovassi con il Foggia anche per i prossimi 2 anni’, così ha dichiarato oggi, 12 luglio, nel corso di una conferenza stampa.

Non poteva mancare un commento sulla tremenda stagione che attende il Foggia per la pesante penalizzazione inflitta dalla giustizia sportiva: ‘Abbiamo una piccola montagna da scalare, dobbiamo crederci tutti. Non sarà un campionato come gli altri anni, dovremo affrontarlo in maniera diversa, sotto tutti i punti di vista, per raggiungere l’obiettivo comune della salvezza’.

Si, è proprio vero, una montagna da scalare per i ‘satanelli’ che dovranno compiere un miracolo calcistico per rimanere aggrappati alla serie B di quest’anno, un’impresa che assomiglia a quella della Reggina di qualche anno fa quando la formazione del Presidente Foti, iniziò la stagione 2006/07, in serie A, con 15 punti di penalizzazione e riuscì a centrare l’obbiettivo della salvezza, disputando un campionato strepitoso.

Ecco, se volessimo fare un paragone in termini ciclistici, l’impresa del Foggia potrebbe assomigliare ad una scalata di montagna con tante tappe, mentre per il Bari si tratta solo di una cronoscalata, ossia una corsa contro il tempo.