L'Italia di Roberto Mancini ha fatto il proprio esordio in Nations League contro la Polonia con un pareggio. Il match al Dall'Ara di Bologna è terminato 1-1, con gli azzurri che hanno raggiunto il pari solo nel finale. I polacchi si erano portati avanti nel primo tempo con Zielinski che ha messo la palla alle spalle di Donnarumma dopo essere stato liberato da un bel cross da Lewandoski; per gli azzurri ha poi pareggiato nel finale Jorginho, su calcio di rigore procurato da Chiesa, il quale era entrato nel secondo tempo, al posto di un non ispiratissimo Lorenzo Insigne.

Il tecnico Roberto Mancini non ha molto da rimproverare ai suoi ragazzi, l'unica delusione proviene dal risultato che però, per come è arrivato, permette agli azzurri di respirare e di affrontare un po' più serenamente il Portogallo (lunedì 10 settembre), che peraltro sarà privo di Cristiano Ronaldo.

Mancini: 'Errori alla prima ci possono stare'

Il ct azzurro non fa drammi e non colpevolizza le disattenzioni che sono state compiute: alcuni errori ci possono stare alla prima partita importante. Mancini ha fiducia nel gruppo: in particolare nel secondo tempo la squadra è uscita dagli spogliatoi con un atteggiamento diverso rispetto al primo, che ha soddisfatto il tecnico di Jesi. Sotto i riflettori è andato ancora una volta Mario Balotelli, autore di non una prova non proprio all'altezza; ma il c.t.

lo difende ammettendo che al ragazzo serve solo una migliore condizione atletica. Valutazione differente invece per Chiesa, il classe 97 viola all'ingresso in campo ha lasciato subito il segno procurandosi il rigore del pareggio. Per Mancini l'attaccante gigliato è uno dei ragazzi su cui puntare per il futuro della Nazionale e del calcio italiano.

Oltre a Balotelli e Chiesa il c.t si è espresso anche su Jorginho che, nonostante la marcatura a uomo di Zielinski, ha svolto il proprio dovere e forse di più non poteva fare. Il centrocampista del Chelsea nel corso dei 90 minuti ha giocato a fiammate, senza mai però riuscire a prendere in mano la squadra come avrebbe voluto.

Mancini infine ha ringraziato il pubblico di Bologna che ha applaudito gli azzurri, anche se non è mancato pure qualche fischio.

Ora sotto con il Portogallo

L'1-1 con la Polonia ha dato a Mancini molte risposte e indicazioni utili per la partita contro il Portogallo di lunedì sera. Il c.t. sa che per vincere serve un'altra Italia rispetto questa vista a Bologna. Tra le fila dei lusitani mancherà Cristiano Ronaldo, ma i portoghesi anche senza il loro asso sono una squadra da temere. Gli azzurri dovranno essere bravi a non farsi ingannare dalla sua assenza; bisognerà affrontare la gara con grande concentrazione, prestando massimo rispetto per l'avversario, se l'obiettivo vuol essere quello di riuscire a vincere un match che diventa già fondamentale per l'Italia.