Il profilo è di quelli che stuzzicano la fantasia dei grandi club: classe ’97, ben strutturato fisicamente, dribbling e visione di gioco. De Jong studia per diventare uno dei migliori registi sul panorama mondiale. Lo sa bene l’Ajax, che valuta il suo talento attorno ai 50 milioni di euro. Sul ragazzo c'è da tempo il Barcellona, ma l’Inter lavora sotto traccia ed ha inserito il giocatore sul taccuino della spesa. Gli osservatori neroazzurri ne stanno attentamente valutando le prestazioni sia in Eredivise che in UEFA Champions League, ma per il momento nessun club si è mosso concretamente per acquisire le prestazioni sportive dell’olandese.
Chi è Frankie De Jong
È il tipico regista basso che smista i palloni dalla difesa e fa ripartire l’azione, ma le sue movenze, il controllo della palla e la precisione dei passaggi ricordano i grandi maestri di quel ruolo (Pirlo e Xavi, per citarne alcuni). Su You Tube i video delle sue giocate attirano sempre più appassionati che intravedono in lui un futuro top player. Difficile, infatti, non rimare stupiti dalla calma con cui Frankie si libera palla al piede della marcatura; non lascia indifferenti neppure la sua straordinaria visione del campo che, associata ad un piede raffinato, gli consente di effettuare passaggi molto precisi a distanze impegnative per qualsiasi centrocampista mediamente dotato.
Il giocatore ha poca esperienza (ad oggi può vantare solamente 967 minuti di gioco tra Eredivise e Champions), e per questo sarebbe opportuno farlo crescere con pazienza in un campionato, quello olandese, che per tradizione è abituato a coltivare giovani talenti lontano dalle pressioni tipiche delle competizioni di maggior spessore.
Come battere la concorrenza
Il Barcellona è sempre in prima fila quando si tratta di acquisire giocatori di grande talento ed in qualsiasi asta, vuoi per il blasone o vuoi per il potere economico, riesce spesso ad avere la meglio. Stavolta però, l’Inter può giocarsi una carta in più, ha infatti dalla sua parte la partecipazione alla Champions League.
Se Piero Ausilio sarà lungimirante punterà tutto sul convincere il giocatore dal punto di vista del progetto sportivo, facendolo sentire partecipe e centrale nelle gerarchie di campo. Difficile che su di lui si scateni un’asta già a gennaio, quindi ci sarà tempo per seguirne la crescita e valutare i pro ed i contro di un investimento tanto importante.
Come s'inserirebbe nello scacchiere tattico dell’Inter
Sarebbe il profilo che a Casa Inter manca da quando Andrea Pirlo lasciò la Pinetina nella disastrosa operazione che regalò il talento di Brescia (più un certo Seedorf) ai cugini rossoneri, in cambio di Coco e Guglielminpietro. Spalletti, inoltre, ha sempre giocato con un mediano d’impostazione.
Ai tempi della Roma era l’ottimo Pizarro, il play basso del 4-2-3-1 che tanto bel gioco fu capace di esprimere. All’Inter questo ruolo non può ricadere su Brozovic: un giocatore completo, ma non dotato di particolari doti in fase d’impostazione.
Per fare il salto di qualità occorre maggiore qualità
Il mercato interista si sta muovendo nel modo più funzionale possibile, è infatti indispensabile andare ad aggiungere gradualmente maggior talento ad una rosa che, forse, è ancora troppo “normale” dal punto di vista dell’estro e del tasso tecnico. Se guardiamo le dirette pretendenti al titolo solo la Juventus possiede un centrocampista in grado di vitalizzare il gioco con giocate in profondità e colpi da fuori classe: Pjanic.
Maurizio Sarri ha “razziato” Jorginho da Napoli, la Roma ha ceduto Strootman e Biglia del Milan è la controfigura del tenace centrocampista dei tempi in biancoceleste. L’Inter aveva provato ad acquisire un profilo simile contattando Modric, sappiamo come è andata a finire. Tuttavia, i segnali di mercato sono incoraggianti: all’Inter hanno capito che per fare il salto di qualità occorre portare maggiore qualità in rossa e Frankie De Jong potrebbe essere l’uomo giusto.