Dopo un inizio di stagione complicato, segnato da tre sconfitte e tre vittorie, Inzaghi è chiamato a dare una svolta a questa stagione. L’obiettivo è non perdere terreno in campionato e lottare fino all’ultimo nel difficile girone di Champions League. Prima della sosta per le nazionali, prevista dal 19 fino al 31 settembre, l’Inter affronterà in casa il Torino di Juric, poi volerà in Repubblica Ceca per incontrare il Viktoria Plzen e infine si recherà in Friuli per la trasferta con l’Udinese. Un “mini ciclo” insidioso, in cui Inzaghi dovrà dimostrare di essere ancora saldamente al timone e scongiurare i rumor che danno Dejan Stankovic come suo possibile sostituto.

Intanto, all’indomani della sconfitta in Champions contro il Bayern Monaco, Marotta ribadisce la fiducia al mister, ma chiede una svolta immediata.

Marotta conferma Inzaghi, ma chiede un cambio di passo

Tre partite per provare a cambiare l’Inter in corso d’opera, tre gare per dimostrare di essere ancora saldamente al comando del gruppo. Operazione non facile per il tecnico piacentino – reduce dalla doppia sconfitta nel derby e in Champions contro il Bayern Monaco – che ha lasciato per strada 9 punti in questo concitato avvio di campionato. All’indomani della gara coi bavaresi, Marotta aveva comunque ribadito che la società continua a riporre la massima fiducia in Inzaghi. Le parole del dirigente nerazzurro sono state: “Sta facendo un ottimo lavoro, sta allenando bene la squadra.

[…] Abbiamo però l’obbligo di ripagare la fiducia dei tifosi, dobbiamo crederci fino in fondo”. Ha poi aggiunto: “So che abbiamo a che fare con una squadra di professionisti, in questo momento non ci sta girando bene, ma dobbiamo dare forza e consapevolezza”.

La società si aspetta importanti segnali già dalla gara contro il Torino, prevista per domani pomeriggio alle 18:00.

Inzaghi si ritroverà davanti un gruppo bene allenato da Juric, che ha dato ai suoi uomini una forte impronta nel gioco e nelle motivazioni. I granata praticano un calcio fisico, fatto di grande corsa e strappi repentini, un atteggiamento tattico particolarmente sofferto dall’Inter che, in questo avvio di campionato, è andata in difficoltà proprio contro squadre ben organizzate sul piano del pressing e della corsa.

Prima della sosta per le nazionali, ci saranno poi da affrontare il Viktoria Plzen e l’Udinese, entrambe in trasferta. Contro i cechi, l’Inter dovrà mettere in cassaforte tre punti che saranno fondamentali per rimanere in corsa il più a lungo possibile per un posto agli ottavi. Sfida difficilissima ma, come detto da Marotta: “Quando l’Inter partecipa a una competizione, ha l’obbligo di giocarla al massimo”.

Rumor insistenti darebbero Dejan Stankovic come probabile sostituto in caso di esonero per Inzaghi

Per il momento, la sorte d'Inzaghi resta appesa a queste tre partite, in cui sarà obbligatorio fare punti prima del tour de force previsto dopo la sosta, quando l’Inter affronterà la Roma, il Barcellona, il Sassuolo e poi di nuovo i blaugrana al Camp Nou.

Dodici giorni per quattro partite dall’alto coefficiente di difficoltà, che potrebbero costare il posto all’allenatore. A quel punto, stando alle indiscrezioni, lo scenario più plausibile sarebbe il ritorno di Dejan Stankovic, beniamino della tifoseria e recentemente dimessosi dal ruolo di allenatore della Stella Rossa, con cui ha vinto tre campionati in tre anni.

Il profilo del serbo sarebbe quello più compatibile, sia con l’ambiente, sia col modulo. Stankovic è infatti un allenatore che sa adattare il proprio sistema di gioco a seconda degli uomini a disposizione. Meno praticabile l’ipotesi De Zerbi, anch’egli attualmente senza squadra, ma legato a un tipo di calcio diametralmente opposto a quello dei nerazzurri.