In favore di Mauro Icardi, con l'augurio che la situazione si sblocchi e tutto torni alla normalità, si leva una voce autorevole nel mondo del calcio. Anzi è la più autorevole possibile visto che stiamo parlando del presidente della FIFA, Gianni Infantino. Il numero uno della federazione mondiale è intervenuto a Roma in occasione dell'Executive football summit e, tra i discorsi toccati, ha 'accarezzato' anche la questione che ormai da settimane tiene banco tra i tifosi dell'Inter. E tra coloro di fede nerazzurra c'è anche lo stesso Infantino che, parlando della questione legata all'attaccante argentino, ha voluto esprimere nel corso di un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport il suo miglior auspicio affinché il caso rientri

'Icardi va recuperato'

Dunque, sul caso-Icardi, Gianni Infantino si spoglia temporaneamente dei panni di presidente FIFA ed indossa quelli del tifoso.

"Sono interista - dice - e da tifoso amo Icardi e tutti gli altri interisti. Sicuramente va recuperato, un giocatore come Icardi lo vorrei sempre e, dunque, spero che si mettano d'accordo e che tanto la società quanto il giocatore siano felici". Le vesti ufficiali le indossa subito dopo e, quanto affermato, suona come un avvertimento nei confronti di Wanda Nara e di tutti coloro che svolgono il lavoro di procuratori dei calciatori. Per continuare ad occupare questo ruolo dovranno seguire appositi corsi ed entrare in un albo professionale FIFA. "In generale stiamo pensando ad una revisione perché lo riteniamo necessario, quella dell'agente è una professione che va regolamentata".

'Gli stadi in Italia non sono all'altezza della grande tradizione calcistica del Paese'

Tra le dolenti note suonate da Infantino, quella decisamente più stonata riguarda la situazione complessiva delle strutture sportive italiane. "L'Italia ha una passione ed una cultura calcistica incredibili e la situazione degli stadi va contro qualsiasi logica.

Il Gabon ha organizzato l'ultima Coppa d'Africa e posso dire senza dubbio che, riguardo agli stadii, oggi l'Italia è dietro al Gabon. Non si comprende che lo stadio non è solo il luogo dove si disputano le partite - prosegue il presidente della FIFA - ma anche il simbolo di una città". E qui tocca una questione arcinota, quella che i club devono avere strutture di proprietà.

"Credo sia assurdo che in Italia soltanto la Juventus e l'Udinese (in realtà ci sarebbero anche Sassuolo, Cagliari e Frosinone, ndr) abbiano i rispettivi stadii di proprietà, veramente incredibile. Lo stadio non è soltanto un costo, ma anche e soprattutto un investimento".