Arrivano pesanti dichiarazioni in merito alla Juventus e ad uno degli acquisti più prestigiosi della società bianconera negli anni '90: parliamo di Roberto Baggio, che arrivò alla Juventus nel 1990 per rimanerci fino al 1995. È stato uno dei riferimenti dei bianconeri negli anni '90, disputando ben 141 partite e realizzando 78 reti. L'ex agente sportivo del 'Divin Codino' ha parlato ad alcuni media romeni, ribadendo come la scelta di trasferirsi a Torino da parte di Roberto Baggio non fu di sua spontanea volontà, ma una vera e propria 'minaccia' da parte del presidente della Juventus Umberto Agnelli.

Secondo Pellegrini infatti, il presidente bianconero avrebbe convinto il giocatore a trasferirsi a Torino perché altrimenti non avrebbe potuto disputare il mondiale con la nazionale italiana, che nel 1990 si è disputato in Italia. Un'allusione pesante quella dell'ex agente sportivo, come se le convocazioni per la nazionale italiana dipendessero da decisioni di figure che non rappresentavano la federazione italiana giuoco calcio.

Roberto Baggio fu costretto ad accettare l'offerta della Juventus

Sarebbe stata infatti una brutta sconfitta per Baggio il non partecipare alla massima competizione mondiale per nazionali, per di più in casa. Ecco allora che il giocatore avrebbe deciso, per forza di cose, di accettare l'offerta della Juventus, con la quale è rimasto ben 4 stagioni.

Secondo il noto agente sportivo, senza quel ricatto il giocatore non si sarebbe mai trasferito alla Juventus, a maggior ragione perché giocava nella Fiorentina, da sempre la principale 'rivale' sportiva dei bianconeri. Lo stesso Pellegrini ha poi aggiunto che attualmente il giocatore vive in Argentina, in quanto coltiva la passione per la caccia e la nazione sudamericana è l'ideale da questo punto di vista.

La carriera di Roberto Baggio

Come dicevamo, nel 1990 Roberto Baggio si trasferì alla Juventus e restò fino alla stagione 1994-1995, l'anno dopo accettò l'offerta del Milan con il quale disputò due stagioni, con 51 presenze e 12 gol. La stagione 1997-1998 giocò con il Bologna, con 30 presenze e 22 gol, una delle stagioni più prolifiche dal punto di vista realizzativo.

Successivamente accettò l'offerta dell'Inter per due stagioni, e chiuse la carriera al Brescia, disputando quattro stagioni nella città lombarda. Raccolse ben 95 presenze, realizzando 45 gol. Le maggiori delusioni sono arrivate proprio dalla nazionale italiana: per due mondiali infatti sfiorò la vittoria. Ad Italia 90 pesò la sconfitta in semifinale contro l'Argentina, mentre a Brasile 1994 la nazionale italiana perse contro i padroni di casa ai rigori.