Uno delle più brutte pagine del calcio italiano è sicuramente Calciopoli, che ha sancito la retrocessione della Juventus in Serie B con diversi punti di penalizzazione e la revoca di due scudetti conquistati sul campo. Uno di questi la Federazione Italiana Giuoco Calcio, in quegli anni guidata da Guido Rossi, decise di riassegnarlo all'Inter di Moratti, quello della stagione 2005-2006, suscitando molto clamore. A tal proposito la Juventus decise di agire contestando tale decisione, in quanto fu provato che i contatti telefonici ci furono anche fra Facchetti dell'Inter e la classe arbitrale, e quindi fece ricorso in merito a tale decisione.
Come sottolinea l'avvocato di Moggi, Paco D'Onofrio, a Radio Bianconera, i bianconeri si rivolsero dapprima alla FIGC, che si dichiarò incompetente, poi al Coni, che fece lo stesso, per poi passare dapprima alla giustizia statale ed infine alla Corte di Cassazione, il massimo organo, che disse alla Juventus che a dare la risposta sull'assegnazione dello scudetto all'Inter doveva essere l'ordinamento sportivo. La Cassazione però non stabilì se tale risposta l'avrebbe dovuta dare la FIGC o il Coni.
La Juventus ha inoltrato richiesta di risposta sull'assegnazione scudetto 2006 a FIGC e CONI
Proseguendo l'intervista, l'avvocato di Moggi ha sottolineato poi come la Juventus abbia quindi inoltrato richiesta di risposta sia alla FIGC che al CONI, e che è attesa quindi la risposta di quest'ultimo organo sportivo che prima dovrà definire se il ricorso della Juventus sia ammissibile, ovvero se sia giusto che i bianconeri pretendano una risposta dal sistema operativo.
Qualora il CONI potrà esprimersi, ovviamente la Juventus e gli avvocati di Moggi si aspetteranno quindi una risposta sul ricorso presentato dalla Juventus in merito all'assegnazione dello scudetto 2005-2006.
Intesa anche con l'avvocato Chiappero
Come sottolinea Paco D'Onofrio, avvocato di Moggi, l'intesa con l'avvocato della Juventus Chiappero è totale, soprattutto perché è comprovato che i contatti telefonici fra dirigenti e classe arbitrali c'erano da parte di quasi tutte le società di Serie A, e quindi che Moggi non era l'unico a fare telefonate.
Inoltre, anche l'avvocato Paco D'Onofrio conferma come non sia stata provata nessuna alterazione dei risultati e che quindi è ingiusta la pena inflitta alla Juventus e anche ai suoi dirigenti. Per Moggi questa situazione giuridica si aggiunge al processo in corso con il giornalista ex Mediaset Pistocchi, che lo accusò di aver rovinato la Juventus paragonandolo a personaggi come Gerry a' Carogna e a Vallanzasca.