La Juventus è stata eliminata ai quarti di Champions League ad opera dell'Ajax, nonostante ciò segue ancora con grande attenzione i tornei europei perché da essi potrebbe venir fuori il prossimo tecnico della panchina bianconera. Non è un mistero che tra i papabili per raccogliere la pesante eredità di Massimiliano Allegri, ci siano Maurizio Sarri e Mauricio Pochettino: il primo in forza al Chelsea disputerà la finale di Europa League contro l'Arsenal a Baku, il secondo sarà protagonista con il Tottenham al Wanda Metropolitano contro il Liverpool.

Il tecnico degli Spurs, durante il media day, in vista dell'ultimo atto della Champions League ha dichiarato che adesso è fortemente concentrato sulla gara più importante della stagione perché c'è la possibilità di dare ai tifosi una gioia immensa. Pensare al suo futuro sarebbe grave in un momento in cui si potrebbe scrivere la pagina di storia più importante per il club di Levy che in 137 anni non ha mai vinto la coppa dalle grandi orecchie: "Pensare a cose che riguardano il singolo è un peccato, io non sono importante: ci sono cose più grandi". Tutti i pensieri e le energie fisiche sono proiettate nell'evento del 1° giugno, solo dopo questa data si potrà discutere con la società se sarà ancora lui a gestire la squadra: "Siamo concentrati al 200% sulla finale, dopo avremo tempo di parlarne".

La preparazione in vista del Wanda Metropolitano

Nell'ultima settimana gli Spurs hanno lavorato molto perché l'appuntamento di Madrid è unico e speciale: "È un traguardo importante per questo club, un progetto differente dagli altri". Pochettino è arrivato in finale, senza Harry Kane, punta di diamante del Tottenham, ora però è nuovamente a disposizione e ciò creerà al tecnico un certo imbarazzo sull'undici anti Liverpool.

In questi giorni l'ex Southampton starà a contatto con i suoi uomini 12 ore al giorno, in modo da rendersi conto delle condizioni di ogni singolo giocatore. Kane ha cominciato a lavorare con il gruppo da venerdì e le sensazioni che possa essere impiegato sono positive: "Non posso ancora dire se al 100% giocherà o partirà dalla panchina".

Preparare la finale di Champions League non è semplice e sarebbe un errore prendere spunto dalle gare pregresse, perché l'atto conclusivo sarà tutta un'altra storia. La situazione inedita merita una preparazione diversa delle partite di Wembley o Anfield. Molti pensano che sarà uno scontro tra Jürgen Klopp e Pochettino o una battaglia giocata sulla tattica, per l'argentino, originario di Virle (TO), conterà molto l'approccio emotivo. In questi casi l'inesperienza potrebbe riservare brutte sorprese.