Maurizio De Simone non ci sta e dopo la messa in mora da parte dei giocatori del Trapani per il mancato pagamento degli stipendi di marzo e aprile, sceglie di rispondere alle numerose critiche che si stanno inevitabilmente generando in città. A suo modo di vedere, l'azione del calciatori granata è 'superflua' e testimonia 'una squadra che non ha più fiducia nella società'. Parole che l'amministratore delegato del club siciliano ha ribadito questo pomeriggio nel corso di un'intervista rilasciata all'emittente trapanese 'Radio Cuore'.

'Se avessi la coscienza sporca, sarei il primo a fare un passo indietro'

De Simone non è più disposto ad accettare l'atmosfera pesante ed i 'sospetti' che gravano sulla nuova proprietà del Trapani Calcio. "Non possiamo passare sempre per ciò che non siamo perché da tre mesi subiamo solo attacchi ed insulti". E ribadisce ciò che aveva già detto a chiare lettere nel corso dell'ultima conferenza stampa, dopo il licenziamento del ds Rubino. "La situazione che abbiamo trovato è meno rosea del previsto" ed il riferimento è alle casse del club ed ai debiti pregressi. "Però abbiamo ottemperato ai termini federali ed ora abbiamo 20 giorni perché il 24 giugno dobbiamo iscriverci. Pagheremo le spettanze che bisogna pagare, se io avessi la coscienza sporca allora sarei il primo a fare un passo indietro".

'La messa in mora? Un'azione superflua'

Nel corso dell'intervista concessa a Radio Cuore, De Simone è entrato nello specifico di quanto evidenziato dalla nota dei giocatori diffusa ieri agli organi di stampa. "La messa in mora è davvero superflua, forse la squadra non ha più fiducia, ma noi stiamo rispettando i principi gestionali della società perchè negli scorsi anni hanno pagato il monte ingaggi, ma è evidente che si sono dimenticati di altro".

Ed in proposito lancia una stoccata alla precedente proprietà quando parla di "scelte scellerate", puntualizzando che "ci sono fornitori che devono essere pagati da luglio dell'anno scorso". Relativamemte alla squadra, il dirigente granata ne loda il comportamento sul campo. Stiamo parlando di un gruppo partito per il classico 'campionato di galleggiamento' con una salvezza da conquistare che sembrava tutt'altro che comoda e che, al contrario, si trova in finale dei play off per la promozione in Serie B.

"La squadra è stata encomiabile nella doppia sfida contro il Catania e qui c'è un gruppo che sta facendo sacrifici. Il Trapani deve fare un campionato professionistico nella prossima stagione e tutti speriamo che faccia la B, ma se sarà in C andremo avanti lo stesso". I ragazzi di Vincenzo Italiano saranno impegnati il prossimo 8 giugno a Piacenza per la finale d'andata dei play off.